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Phyu Phyu Thin: visita alla Casa della Salute con Albertina Soliani

Particolare interesse a conoscere il sistema sanitario italiano e le tutele per la donna quello dimostrato dall'attivista birmana nel corso della visita alla casa della salute. Discusse le difficoltà nella cura dei malati di aids per mancanza di farmaci

Phyu Phyu Thin, la "Madre Teresa" birmana ospite dell'Associazione per l'Amicizia Italia-BirmaniaPn UnUna vUL'app

Un interesse particolare per i centri di salute e il sistema sanitario quello dimostrato dall'attivista birmana Phyu Phyu Thin nel corso delle diverse tappe della sua visita Parma grazie all'associazione per l'amicizia Italia - Birmania, iniziata con l'incontro con un gruppo di medici impegnati in progetti di collaborazione con la Birmania a cui è seguita stamane la visita all'ospedale dei bambini e alla Casa della Salute Parma Centro.

Phyu phyu Thin al Centro Salute Parma

L'attivista, amica di Aung San Suu Kyi e parlamentare della Lega Nazionale per la Democrazia dal 2012, oltre all'impegno consolidato negli anni per la difesa dei diritti umani, gestisce un centro per malati terminali di Aids. Nel suo centro in pochi mesi sono state salvate circa 300 persone, un risultato importante in una realtà come quella Birmana in cui ottenere cure sanitarie adeguate è un obiettivo ancora lontano, come ha spiegato nel corso del suo incontro alla Casa della Salute. Oltre alle numerose domande poste sul funzionamento del sistema sanitario nazionale, Phyu Phyu Thin ha mostrato particolare interesse a conoscere nel dettaglio la condizione femminile, le tutele per la donna dal punto di vista della salute e nella possibilità di scelta di portare avanti o meno una gravidanza.

La visita, prevista con la presenza della senatrice Albertina Soliani, del direttore generale Ausl Massimo Fabi, di Giuseppina Ciotti, direttore distretto di Parma e del direttore dipartimento cure primarie Antonio Balestrino, si è rivelata interessante per l'attivista birmana anche per conoscere nel dettaglio le tipologie di servizi offerti nell'ottica di una possibile collaborazione futura tra i due paesi. Tra i temi affrontati le politiche di prevenzione sulle malattie degenerative e gli effetti della cattiva alimentazione che in Birmania determinano numerosi casi di diabete.

Una particolare attenzione riservata poi al reparto di salute mentale e alle condizioni limite per chi soffre di particolari patologie in Birmania. Secondo quanto sottolineato da Phyu Phyu Thin, una delle maggiori carenze in termini sanitari in Birmania riguarda i farmaci e per la difficoltà a gestire i pazienti con disturbi mentali in molti casi le strutture birmane li tengono in spazi esigui, in 20 in una sola stanza immobilizzati sui loro letti. L'attivista ha raccontato che nel suo centro, una delle condizioni più frequenti dei malati terminali di aids è proprio la degenerazione in disturbi mentali, che per la mancanza di farmaci adeguati determina numerose difficoltà nella loro gestione da parte del personale sanitario.

Phyu Phyu Thin nel corso della sua visita ha parlato anche di uno dei maggiori problemi che affligge le nuove generazioni, la dipendenza dalle droghe sintetiche e all'alcool, che genera soprattutto tra i più giovani, gravi forme di disturbi mentali. Ultima tappa della visita dell'attivista birmana il reparto di medicina sportiva, di particolare interesse per capire in che modo lo sport possa essere non solo una via per la riabilitazione ma possa essere una terapia vera e propria specialmente in casi di malattie croniche e particolari forme di disabilità infantile. Il viaggio di Phyu Phyu Thin si concluderà con l'incontro in Provincia e nella casa natale di Verdi prima di recarsi a Roma per incontrare i rappresentanti della Commissione Esteri e visitare il Policlinico Gemelli e la Fondazione Don Gnocchi.

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