Ponte Nord, la cattedrale nel deserto si illumina per una cena di gala
Aperta dopo quattro anni l'opera inutilizzata più contestata degli ultimi anni. Pizzarotti: "I professionisti del no a tutto lo vorrebbero eternamente nel degrado come "monumento allo spreco", per poi puntare il dito e dire che è un’opera inutile e inutilizzata"
Giorgia Palmas, Ezio Greggio e Vittorio Brumotti. Oltre al sindaco Federico Pizzarotti, l'elitè dell'Unione Industriali di Parma e altri vip. E' stata una cena di gala a scopo benefico organizzata dall'associazione 'Parma io ci sto!', inserita all'interno del programma della rassegna 'Verdi Off', il primo evento che si è svolto all'interno del Ponte Nord, cattedrale nel deserto, simbolo - per tutta Italia - dello spreco e dell'abbandono portati avanti dalla politica. Un'opera inutilizzabile, costata 25 milioni di euro, che il Comune di Parma non ha ancora destinato a nessuna attività, visto che la Legge Galassi impedisce di costruire strutture in presenza di un torrente. E il ponte Nord è costruito proprio lì. Uno spreco che, negli ultimi anni, ha fatto indignare numerosi cittadini. La cena, 85 euro il costo per la degustazione del menu dedicato a Giuseppe Verdi, prevedeva la partecipazione di circa 200 persone. All'ingresso alcuni poliziotti e gli uomini della Digos sorvegliavano la situazione: era stato infatti lanciato un evento di contestazione della serata.
Il sindaco Pizzarotti, presente all'appuntamento ha scritto: "Il Ponte Nord è un’opera voluta dalla giunta dei disastri, una grande infrastruttura cui Parma avrebbe fatto volentieri a meno. Non lo abbiamo mai voluto, ma c’è e dobbiamo conviverci. I professionisti del no a tutto lo vorrebbero eternamente nel degrado come "monumento allo spreco", per poi puntare il dito e dire che è un’opera inutile e inutilizzata. Io la penso diversamente: intendo trovare un’utilità a un’opera che nessuno ha voluto, così da strapparla a un degrado certo. Cosa facciamo dunque? Lo apriamo per una cena benefica nell’ambito di Verdi Off Diamo colore a ciò che non ne ha. Diamo vita a ciò che sembra morto. Parma ha bisogno di credere che le cose possono cambiare, che si può sempre trovare uno sbocco positivo a tutto. Di certo non ha bisogno di chi la vorrebbe brutta e sporca, per poi sostenere che è brutta e sporca"