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Cronaca

Rapinavano prostitute e donne ultra 80enni, sgominata banda di giovani violenti: tre arresti

I tre uomini si sono resi responsabili di quattro rapine e quattro scippi ai danni di donne anziane: all'interno di un centro massaggi si sono finti poliziotti e hanno preso a calci e pugni in testa la titolare per rapinarla

Sceglievano le loro vittime tra le più indifese, che fossero anziane ultra 80enni sole o giovani prostitute straniere, in particolare cinesi, che avrebbero avuto molte meno possibilità di fare denuncia e di essere credute. Le indagini della Squadra Mobile della polizia di Stato, effettuate nel corso degli ultimi mesi, hanno consentito di far luce su numerosi episodi di violenza che si erano registrati nella città di Parma: nei confronti di tre giovani è stato emessa un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per i reati di rapina e rapina impropria. 

I tre giovani, residenti nel quartiere Montanara, nel corso di alcuni mesi si sono resi protagonisti di diversi episodi di violenza: le rapine sono state quattro, tra cui una impropria mentre quattro sono stati gli scippi, effettuati ai danni di anziane sole e ultra 80enni. La banda, composta da persone non note al mondo della criminalità e senza precedenti, si muoveva sulla città di Parma alla ricerca di obiettivi facili da colpire.

Il gruppo ha effettuato la prima rapina tra la fine di giugno e l'inizio di giugno contro una prostituta cinese, all'interno della sua abitazione, la seconda all'interno del Centro massaggi cinese di via Padre Lino, la terza ancora nell'appartamento di via Chiesi della donna cinese il 19 luglio: il quarto episodio si è verificato il 14 luglio ai danni di una donna italiana. I quattro scippi sono stati effettuati ai danni di donne anziane, di 84. 79, 82 e 86 anni. 

I primi elementi utili alle indagini, che sono partite subito dopo il primo episodio, sono scaturiti dopo la rapina del 19 luglio ai danni della prostituta cinese in via Chiesi: una vicina di casa della donna rapinata infatti è scesa, dopo aver sentito le sue urla e ha visto i rapinatori salire a bordo di una Mercedes e scappare. La vicina ha anche segnato in modo parziale il numero di targa dell'auto: grazie a queste informazioni i poliziotti della Mobile sono riusciti ad arrivare all'identificazione del primo rapinatore.

L'auto, infatti, era stata coinvolta in un incidente ed il conducente aveva imprecato contro l'altro guidatore. Dal primo rapinatore gli investigatori sono risaliti anche agli altri due: la prostituta cinese era stata rapinata già altre volte dall banda ma non aveva mai denunciato l'accaduto; i tre, puntando su questo elemento, erano tornati da lei: il 19 luglio, dopo aver sfondato la porta di casa, le hanno rubato 200 euro. 

In un'altra occasione i tre giovani si erano presentati al Centro Massaggi cinese di via Padre Lino: dopo aver mostrato un falso tesserino della poliiza hanno iniziato a muoversi all'interno dell'edificio, rovistando dapperutto. Ad un certo punto la titolare si è accorta che non erano veri poliziotti: loro hanno reagito con violenza, sferrandole calci e pugni in testa: dopo il pestaggio se ne andarono con 2.400 euro. 

Il 24 settembre è stata emessa l'ordinanza di custodia cautelare in carcere: tutti e tre i giovani, che vivevano nel quartiere Montanara, hanno ammesso le loro responsabilità e si sono accusati anche di altre rapine e scippi, dando indicazioni utili agli inquirenti. In particolare hanno parlato degli scippi commessi ai danni di alcune anziane: i banditi hanno indicato ai poliziotti dove avevano gettato le borse delle donne rapinate, dopo averle svuotate dai contanti: erano tutte in un parco nella zona del Campus. 

Tra i vari episodi anche la rapina ai danni di una 50enne, scippata con violenza di fronte all'ingresso del proprio appartamento a Baganzola. I tre giovani infatti l'hanno seguita dopo che la donna è uscita dal Bingo di via dei Mille: era notte fonda ed hanno approfittato del buio. Giunti di fronte alla casa della vittima l'hanno strattonata, facendola cadere a terra per rubarle 50 euro. Poi sono scappati in auto. 

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