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PROVINCIA / San Secondo Parmense

San Secondo, rissa tra cittadini: "Siamo esasperati"

"Ogni settimana riceviamo lamentele e leggiamo sui social di corse in motorino in pieno pomeriggio a tutta velocità per la via principale del paese, bivacchi sulle scale delle scuole elementari e della casa della salute di cui il mattino dopo troviamo i resti di vomito, bottiglie, lattine, cibo e altro"

"La rissa arrivata agli onori della cronaca nei giorni scorsi non è che l’escalation di tensioni e vandalismi che ormai da due anni i cittadini di San Secondo subiscono e a nostro parere non va letta come un episodio isolato ma come l’ennesimo fatto che dimostra che il disagio giovanile in paese sta aumentando e purtroppo nell’ultimo anno si è anche organizzato". Ketty Pellegrini, della Lista civica Daniele Montagna del gruppo di minoranza del Consiglio comunale di San Secondo parmense, lamenta una situazione diffusa.

"Ogni settimana riceviamo lamentele e leggiamo sui social di corse in motorino in pieno pomeriggio a tutta velocità per la via principale del paese incuranti delle auto parcheggiate e dei pedoni che circolano, bivacchi sulle scale delle scuole elementari e della casa della salute di cui il mattino dopo troviamo i resti di vomito, bottiglie, lattine, cibo e altro; di notte davanti alla casa della salute è stata bruciata una bicicletta, vetri rotti alle auto parcheggiate nei pressi della scuola elementare, vandalismi agli edifici pubblici. I cittadini sono esasperati dal comportamento e dall’atteggiamento di questo gruppo di adolescenti che sprezzanti della convivenza civile abusano degli spazi pubblici e quando un adulto prova a fargli notare che non è così che ci si comporta vengono sbeffeggiati e presi a male parole. E’ arrivato il momento che l’Amministrazione comunale si occupi della questione, non basta chiamare le forze dell’ordine per segnalare un reato o presidiare un luogo, bisogna mettere in campo azioni congiunte tra Amministrazione, Servizio Sociale, Asl, Scuola e forze dell’ordine per prevenire e monitorare. Fino al 2021 sul territorio era presente un progetto di Educativa di Strada che riusciva a dialogare con gli adolescenti e veicolava la loro creatività integrandola con il vivere civile, era presente un’associazione di genitori che organizzava un doposcuola che integrava le diverse realtà famigliari. Sono servizi che i cittadini non vedono ma che sono molto utili per allentare le tensioni sociali. Tutto questo non esiste più da due anni e certo non aiuta che i servizi ricreativi (vedi scuola calcio) del paese siano diminuiti. Considerato che i primi episodi allarmanti si sono verificati due anni fa, abbiamo presentato un’interrogazione agli Assessori del sociale e della sicurezza, in cui chiediamo di rispondere in Consiglio comunale, se in questi anni sono stati avviati progetti a contrasto del disagio giovanile e di integrazione sociale per gli adolescenti, se si ci illustrino quali sono perché ad oggi non sembrano funzionare".

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