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Cronaca

Sgominata banda di spacciatori di cocaina, crack e hashish: al vertice un esponente della 'Ndrangheta detenuto a Parma

Il blitz con sei arresti a Roma: secondo gli inquirenti gestiva un giro da 500 mila euro l'anno

I carabinieri hanno sgominato un'associazione criminale che spacciava cocaina, crack e hashish nel quartiere del Quarticciolo a Roma. Secondo gli inquirenti al comando dell'associazione criminale, come riporta RomaToday, ci sarebbe un calabrese, attualmente detenuto nel carcere di Parma perché condannato in via definitiva per associazione di tipo mafioso. Nell'ambito dell'operazione svolta dai carabinieri del Casilino, l'uomo è stato raggiunto da un'ordinaza di custodia cautelare in carcere. Appartiene, con ruoli di spicco, a una cosca 'ndranghetista di Lamezia Terme. 

Sei arresti a Roma 

I carabinieri della compagnia Roma Casilina all'alba di giovedì 12 ottobre hanno eseguito una serie di arresti su delega della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma, con le ordinanze emesse dal Tribunale di Roma. Un vero e proprio colpo allo spaccio, in una delle principali piazze di vendita e consumo di Roma, il Quarticciolo. A finire nel mirino dei magistrati sono sei persone, tutte di cittadinanza italiana, quattro uomini e due donne. Tre sono finiti in carcere, altri tre agli arresti domiciliari. 

Un'associazione strutturata per la vendita di cocaina, crack e hashish

In base agli indizi raccolti sul gruppo dagli inquirenti, l'accusa - a vario titolo - che ha fatto scattare le manette è di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope, oltre a produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope. Secondo quanto emerso durante le indagini, effettuate anche con l'aiuto di attività tecniche, ha fatto sì che gli inquirenti sospettino l'esistenza di una vera e propria associazione criminale organizzata. I componenti, tutti italiani, si occupavano della vendita al dettaglio di cocaina, crack e hashish al Quarticciolo, piazza di spaccio tra le più importanti e radicate nella Capitale.  

Un giro da 500mila euro l'anno

Il giro d'affari stimato dai militari che hanno eseguito le indagini, coordinati dalla DDA di Roma, è di circa 500mila euro l'anno. Gli ingenti proventi della vendita di droga permettevano ai componenti dell'associazione criminale di garantirsi la fedeltà di una serie di "collaboratori", oltre che dei componenti stessi dell'organizzazione. Secondo gli inquirenti, infatti, pagamenti regolari venivano riconosciuti ai familiari degli indagati, in caso di prolungata detenzione, oltre al pagamento delle spese legali per difendersi. Soldi anche alle "vedette", disseminate nel quartiere per avvisare dell'arrivo delle forze dell'ordine.
 

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