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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Centro studi Movimenti, martedì la presentazione di 'Una stagione di fuoco'

Martedì 6 ottobre, alle ore 17, alla Libreria Feltrinelli di via Farini, Sergio Manghi e Andrea Calzolari presenteranno, insieme agli autori, Una stagione di fuoco. Fascismo guerra resistenza nel Parmense

Martedì 6 ottobre, alle ore 17, alla Libreria Feltrinelli di via Farini, Sergio Manghi e Andrea Calzolari presenteranno, insieme agli autori, Una stagione di fuoco. Fascismo guerra resistenza nel Parmense (Fedelo’s editrice, 2015). Il libro – curato dal Centro studi movimenti, con testi di Margherita Becchetti, William Gambetta, Massimo Giuffredi, Ilaria La Fata e Guido Pisi − è il risultato del progetto Siamo tutti partigiani. Facciamo la storia!, un progetto di sottoscrizione popolare che, lo scorso anno, ha coinvolto circa un migliaio di cittadini, soprattutto di Parma e provincia ma non solo. Una stagione di fuoco è dunque un libro collettivo che non ha usufruito dei consueti finanziamenti istituzionali, non è stato scritto nel chiuso di qualche studio senza rapporti con la società, non è il prodotto di alcuna promozione editoriale. Una stagione di fuoco nasce da un’esigenza collettiva, comune a tutti coloro che, in qualsiasi modo, vi hanno contribuito. Ovvero la necessità di dare spessore autentico alla Resistenza quale fenomeno storico cui riferirsi per la propria identità civile.
 
Una stagione di fuoco racconta la storia della resistenza nel Parmense nel più generale quadro della seconda guerra mondiale, dalla crisi della dittatura fascista all’immediato dopoguerra e nei suoi più dissonanti e sussultori aspetti: dal 25 luglio all’8 settembre, dalle prime bande alle formazioni più strutturate, dal movimento clandestino in città ai tanti atti di lotta non armata, dall’azione dei partiti antifascisti alle spontanee mobilitazioni di piazza, fino ai giorni dell’aprile 1945 e alle elezioni libere di un anno dopo. Un racconto che mostra le contraddizioni di un movimento fatto di uomini e donne reali − non di oleografiche figure eroicizzate − con paure e coraggio, errori e virtù, amori e rancori. Una storia in cui trovano posto − oltre che partigiani e partigiane − i diversi soggetti che animarono quella “guerra totale”: gli occupanti nazisti, i fascisti di Salò, i deportati nei lager, i soldati della Rsi, gli ufficiali delle missioni alleate e, soprattutto, le popolazioni di città, campagne e valli montane.

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