rotate-mobile
Cronaca

Dall'arte al Parma: Michele Belmessieri, il nuovo fumettista pramzàn

Intervista a Michele Belmessieri, giovane parmigiano classe '85. Da circa un anno, sotto il logo di Kiki Comics, ha dato vita a fumetti dai disegni semplici e leggeri che trattano con ironia la storia di grandi artisti. Il suo ultimo fumetto è sul Parma Fc..

L'arte, il cinema e il calcio, quello della nostra città, sono le passioni che hanno spinto Michele Belmessieri, giovane parmigiano classe '85, a creare fumetti che raccontano la vita di alcuni artisti presentati insieme alle loro opere nelle recenti mostre di Parma.

Da circa un anno, sotto il logo di Kiki Comics, ha dato vita a fumetti dai disegni semplici e leggeri che trattano con ironia la storia di grandi artisti. Il genere del fumetto ha offerto la possibilità a Michele, laureato in storia dell'arte, di insegnare attraverso una modalità divertente la storia dell'arte a ragazzi e bambini.

Nel suo ultimo lavoro 'La storia del Parma a vignette' si è rivelata un' altra sua grande passione, il calcio. Grande tifoso del Parma calcio ha voluto omaggiare la squadra ripercorrendo con note inedite la storia della società inserendola nei contesti culturali cittadini dei vari periodi. Il fumetto narra la storia del Parma, dagli esordi alla particolare situazione contemporanea. 

vignetta-3-2

Ma, al contrario della triste situazione attuale di Parma calcio, la storia dei fumetti di Michele offre un esempio di generosità e civiltà come poche se ne trovano oggi. La sua vicenda evoca storie di personaggi della vita cittadina di un tempo, quando nel fermento culturale, le persone riuscivano a vivere l'arte coniugando le loro passioni con quell'umorismo tipico della tradizione parmigiana.

Michele com'è nata l'idea di Kiki Comics e dei fumetti?

Innanzitutto non sono un disegnatore, uso i fumetti come tecnica per spiegare la storia dell'arte ai ragazzi. Ho lavorato in Magnani Rocca e, all'interno dei percorsi didattici è nata l'idea di divulgare il fumetto come linguaggio educativo per approcciare in maniera semplice e ironica l'arte. La mostra era quella di De Pisis e, l' idea di avvicinarsi ai ragazzi delle scuole medie ed elementari con questa modalità ha avuto successo così abbiamo pensato di rendere disponibili i libri all'interno del bookshop. Successivamente abbiamo fatto la stessa cosa con la mostra di Campigli. Grazie alla positiva esperienza in Magnani Rocca ho pensato di rafforzare il progetto creando un logo, quello di Kiki Comics, iniziando a muovermi in maniera autonoma. Ora il logo e il dominio sono registrati. Kiki Comics è una collana di libretti illustrati attraverso i quali viene proposta la biografia di grandi artisti con una prospettiva nuova. Grazie alla forma del fumetto di ispirazione satirica cerco di avvicinare alla Storia dell’Arte pubblici inconsueti come gli ambienti giovanili e gli adulti dotati di ironia.

Perché il logo Kiki? 

Il personaggio di Kiki proviene da Kiki de Montparnasse che è stata una modella parigina famosa negli anni '20, musa ispiratrice di grandi artisti come Man Ray (è la donna nella famosa foto di nudo con due chiavi di violino), Picabia e altri artisti dell'epoca. La sua vita è una continua testimonianza di libertà espressiva e di atteggiamento divertito nei confronti dell’ambiente artistico. Non a caso fu perfettamente inserita nel panorama dadaista di quei tempi. Kiki suggerisce quindi l’approccio che vorrei che i miei lettori tenessero durante la lettura dei libretti, la inserisco all'inizio dei miei fumetti come la presentatrice dell'artista di cui si narra la storia.

Quali sono gli autori che citi come principali fonti di ispirazione?

Citerei senz’altro Charles Schultz, Bill Watterson e più in generale i cartoni animati giapponesi della mia gioventù. Più di tutti però vorrei ricordare Giorgio Forattini, non tanto per il disegno quanto per l’impostazione delle tavole e l’irriverenza.

Con chi hai collaborato finora?

Ho realizzato due fumetti ispirati alla vita di Filippo de Pisis e Massimo Campigli per la Fondazione Magnani Rocca. In realtà il progetto Kiki Comics è nato proprio lì, grazie all’interesse della responsabile del Laboratorio Didattico Dottoressa Maria Cecilia Alberici che, per prima, ha notato i miei disegni e mi ha spronato a credere nel mio lavoro. Successivamente ho realizzato un fumetto dedicato alla vita di Andy Warhol in collaborazione con L’Art Gallery di Simone Viola. Ho collaborato anche con la Galleria Nazionale creando un fumetto sulla vita di Cima da Conegliano in in corrispondenza della mostra a lui dedicata. Il fumetto è in download gratuito sulla pagina web del museo. Sono molto orgoglioso di questo lavoro perché si tratta di una assoluta novità all’interno del panorama didattico e più in generale nel mondo della cultura: un fumetto che propone un punto di vista divertito parallelo alla pubblicazione di un più serioso catalogo. Due modi diversi, e mi auguro complementari, per godere di una mostra.

Il tuo ultimo lavoro si occupa però della storia del Parma calcio…

Si, il mio lato da tifoso... la storia del Parma so che non è proprio un tema scolastico ma è interessante perché ho cercato di esularlo dall'aspetto prettamente sportivo, ho voluto ritrarre lo stato e la cultura della città. Il fumetto è nato un pò per caso, pubblicavo alcune vignette per diletto sul sito parmafanzine.it una rivista digitale che parla del Parma calcio e da lì è nata l'idea di raccogliere le varie vignette. Ad un certo punto ho voluto disegnare una vignetta che parla di Matteo Bagnaresi il "Bagna" (il ragazzo tifoso che nel 2008, durante una trasferta della squadra è stato invesito dal pullman degli ultrà juventini) e ho chiesto ai genitori il permesso di pubblicarla. Così sono entrato in contatto con la fondazione del Bagna, fondazione creata dai genitori del ragazzo come polo ricreativo e culturale del quartiere sidoli/lubiana. Sono rimasto stupito dalle attività della fondazione incentrate soprattutto sulla didattica. La fondazione ora ha una sede in via Saragat dove alcuni volontari danno il loro contributo per aiutare i ragazzi a fare i compiti, recuperare le materie scolastiche ecc.. Nella sede si svolgono anche attività più 'divertenti' a cui penso che collaborerò dando la mia disponibilità per corsi di arte e cinema. In questo clima di collaborazione e solidarietà unitamente alla didattica  ho pensato di dare anche un contributo concreto a 'Casa Matteo Bagnaresi' (il nome della nuova sede della fondazione) donandole i futuri proventi del fumetto del Parma. Mi sono impegnato a cercare sponsor per autoprodurre il libro, la risposta di varie attività parmigiane è stata positiva e sono riuscito a mandarlo finalmente in stampa. Perfino il Parma calcio stesso e l'assessorato allo sport si sono dimostrati interessati all'iniziativa.

Il libro sarà disponibile in alcune librerie parmigiane e in varie feste che si svolgeranno nei prossimi mesi come quella degli ultrà o Hasta Sempre Bagna.

Hai dei progetti futuri?

Mi considero uno storico dell'arte ed un educatore, spero che Kiki rimanga un attività complementare che possa andare ancora avanti. In concreto sto iniziando a disegnare tavole per volumi ispirati a grandi artisti della storia di Parma da Antelami a Carboni alla famiglia Bertolucci. Le informazioni sui lavori di Michele si trovano su Facebook alla pagina Kiki Comics. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dall'arte al Parma: Michele Belmessieri, il nuovo fumettista pramzàn

ParmaToday è in caricamento