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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Lubiana / Via Giuditta Sidoli

Burundi: uccise e lapidate tre missionarie Saveriane

Due missionarie, Olga Raschietti e Lucia Pulici che facevano parte delle Missionarie Saveriane di Maria, con sede in via Sidoli a Parma, sono state assassinate mentre si trovavano in missione. Un testimone: "Ho visto un uomo che si arrampicava sul muro"

Una tragica notizia arriva dal Burundi, dalla missione saveriana di Kamange. Tre missionarie, Olga Raschietti di 73 anni e Lucia Pulici di 80 anni e Bernadetta Boggian, che facevano parte delle Missionarie Saveriane di Maria, con sede in via Sidoli a Parma, sono state assassinate mentre si trovavano in missione. Le circostanze sono ancora oscure: sembra che il loro omicidio sia il tragico esito di una rapina da parte di una persona squilibrata: le due donne sarebbero state accoltellate. 

IL TESTIMONE. C'è un testimone, si chiama Jean-Marie Niyokuru: "Ho visto un uomo che si arrampicava sul muro del convento e poi abbiamo sentito la gente dire che due suore erano state decapitate con un coltello". Ma il suo racconto riguarda solo l'omicidio di Olga e Lucia. Invece Mario Pulcini, superiore dei missionari Saveriani in Burundi, è stata una delle ultime persone a parlare con suor Bernadetta: "Verso le 16 di ieri la sorella è venuta nel mio ufficio chiedendo notizie delle sorelle Lucia e Olga che erano rimaste a casa, mentre lei e la sorella Mercedes si erano recate all'aeroporto per accogliere le altre sorelle di ritorno in Burundi dal loro capitolo generale a Parma. C'era apprensione soprattutto perché dall'interno della casa non c'erano segnali di vita, tutto era chiuso e con le tende tirate. Il frate a decidere di vederci chiaro: "I guardiani del cancello non le avevano viste uscire. Ero davanti all'entrata con l'intenzione di forzare la serratura quando la porta si è aperta ed è apparsa Bernadetta, sconvolta. Aveva trovato una porta di servizio laterale alla loro casa aperta e, una volta entrate, i corpi senza vita delle sorelle Olga e Lucia". Nonostante le violenze del pomeriggio le religiose della missione decidono di restare a dormire lì. Dopo il sopralluogo, padre Pulcini riceve una telefonata nella notte: "Le sorelle sono tornate a chiamarmi, temevano che l'aggressore fosse in casa. Quando siamo riusciti a entrare abbiamo trovato anche suor Bernardetta, senza vita". 

Anche il pontefice è rimasto sconvolto dall'accaduto: "Il loro sangue versato diventi seme di speranza per costruire l'autentica fraternità tra i popoli".

Il sindaco di Kamenge, Damien Baseka ha riferito che "le anziane religiose italiane che vivevano nel convento della parrocchia cattolica Guido Maria Conforti di Kamenge sono state uccise selvaggiamente: il sospetto è un giovane che poi è stato visto fuggire dal luogo verso le 17 (di ieri)", ha precisato Baseka. Un responsabile della polizia ha spiegato che "l'assassino ha sgozzato le due religiose, suor Lucia, 75 anni, e suor Olga, 83 anni, prima di accanirsi su una di loro a colpi di pietra sul viso".

Secondo la Farnesina sarebbe stata uccisa una terza missionaria, di cui non sono ancora state rese note le generalità. 

Il vescovo di Parma Enrico Solmi a nome di tutta la Chiesa di Parma, ha espresso la vicinanza e il cordoglio della Diocesi alla Congregazione delle Missionarie Saveriane e ai familiari delle due sorelle affidandole, nella preghiera, al Signore della Vita. Il vescovo invita, inoltre, i cristiani di Parma alla preghiera e rivolge  agli uomini e alle donne di buona volontà un appello al raccoglimento e all'omaggio verso persone umili, forti, che erano votate al bene di tutti.

Il commento del Ministro Federica Mogherini. "L'uccisione di suor Lucia Pulici e suor Olga Raschietti nel convento di Kamenge è un grande dolore. A nome mio e del governo vorrei porgere le più sentite condoglianze alle famiglie e all'ordine delle Missionarie di Maria Saveriane. Ancora una volta assistiamo al sacrificio di chi, con dedizione totale, ha passato la propria vita ad alleviare le troppe sofferenze che ancora esistono nel continente africano, Attendiamo ora che le autorità del Burundi chiariscano quanto accaduto e ci adopereremo per riportare in Italia quanto prima le salme delle due religiose". 

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