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Cronaca

Truffa diamanti, Federconsumatori chiede giustizia

"Una vicenda dai contorni enormi"

Gli sviluppi giudiziari della vendita dei diamanti, con l'indagine penale aperta dalla Procura di Milano che ha emesso avvisi di garanzia nei  confronti di diversi dirigenti bancari e bloccato in via cautelativa beni delle banche coinvolte per settecento milioni di  euro, ha reso  palese all'opinione pubblica i contorni  enormi di una delle maggiori truffe perpetrate ai risparmiatori italiani con  la piena complicità di diversi istituti di credito. Nell'indagine della Procura di Milano sono infatti coinvolte Banco BPM, Unicredit, Intesa San Paolo, MontePaschi e Banca Aletti.
 
Federconsumatori, da oltre un anno, è impegnata nella tutela dei risparmiatori raggirati, a Parma i casi seguiti sono ormai alcune centinaia e il flusso continua a testimonianza del fatto che in tanti, ancora, non hanno ancora intrapreso alcun percorso di tutela. A complicare la vicenda è intervenuto, il 15 gennaio scorso, il fallimento decretato  dal Tribunale di Milano, di IDB che nella truffa era il soggetto attivo nel mercato diamantifero presso cui decine di migliaia di clienti hanno in deposito i diamanti acquistati che ora sono da recuperare.
 
Per quanto riguarda il ruolo delle banche, diversa è stata fino ad ora la disponibilità di rimborso nei confronti delle persone truffate e i tempi di  risposta. Federconsumatori Parma, anche alla luce degli ultimi sviluppi, rimane a disposizione per tutti coloro che intendono, come giusto, intraprendere un'azione di tutela di richiesta di giustizia

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