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Cronaca

Abusa di due tirocinanti di un centro estetico, rompe i pollici ad una perché si rifiuta di avere rapporti sessuali con lui: arrestato il titolare

L'uomo, accusato di aver palpeggiato le giovani, tra cui una minorenne, nelle parti intime si trova ai domiciliari. La ragazza aggredita è stata sottoposta ad un intervento chirurgico

Avrebbe abusato, in più occasioni, di due tirocinanti, tra cui una minorenne, all'interno un centro estetico della provincia di Parma e dopo il rifiuto di una di loro ad avere rapporti sessuali con lui le avrebbe spaccato i pollici delle mani. La ragazza si è poi sottoposta ad un intervento chirurgico ed ha avuto una prognosi di trenta giorni. 

Il titolare del centro estetico, un uomo italiano, è stato raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari con le accuse di violenza sessuale e lesioni aggravate. La misura è stata eseguita dai carabinieri del reparto operativo di Parma dopo l'emissione del provvedimento da parte del Gip del Tribunale di Parma. Le indagini, portate avanti dai carabinieri, sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Parma. 

Secondo la ricostruzione degli inquirenti la maggiorenne, che ha svolto il tirocinio in due diversi periodi, ha riferito che l’uomo in diverse occasioni l’avrebbe palpeggiata, strappato la mascherina per baciarla e promesso regali qualora avesse avuto rapporti sessuali con lui.

Secondo l'accusa al netto rifiuto della ragazza l'uomo l’avrebbe afferrata per le spalle, spinta contro il muro in un angolo della stanza e, dopo averle bloccato le mani, le avrebbe portato a contatto con le parti intime. Davanti al persistente rifiuto, l’uomo le avrebbe violentemente strattonato i pollici di entrambe le mani verso il basso, procurandole lesioni che hanno richiesto un intervento chirurgico ed una prognosi di trenta giorni.

L'episodio nei confronti della minorenne arebbe avvenuto qualche mese prima quando i due sarebbero rimasti soli nel centro estetico. Nell’occasione l'uomo l’avrebbe spinta all’interno di uno stanzino baciandola e palpandole il seno. Solo lo squillare di un cellulare avrebbe salvato la ragazza, che è riuscita ad allontanarsi. Dopo quel terribile episodio si è confidata con un'amica e con i genitori. 

Entrambe le ragazze hanno presentato denuncia. Il Pubblico Ministero ha nominato un consulente tecnico, che ha lavorato in collaborazione con il personale specializzato nel contrasto dei “reati di genere” del nucleo investigativo del reparto operativo dei carabinieri.

Il Giudice per le Indagini Preliminari, sulla base degli elementi indiziari raccolti, con la relazione tecnica redatta dal consulente e sulla base dei referti medici delle lesioni subite dalla ragazza maggiorenne, compatibili con la probabile aggressione subita, ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari. 

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