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LOTTA AL RAZZISMO

Bonny da un calcio al razzismo: "Anche io vittima, serve sensibilizzare i giovani"

L'attaccante del Parma in un'intervista rilasciata ai canali ufficiali del club: "Nessuno nasce razzista. Dovete essere orgogliosi di come siete, al di la del colore della pelle e della nazionalità. Dovete sempre essere orgogliosi"

"Sì, dai tifosi mi è capitato di ricevere insulti razzisti, ho cercato di non dare attenzione a quanto avevo sentito, ma ammetto che mi sono innervosito". Per Ange-Yoan Bonny, 20 compiuti a ottobre, il razzismo è una questione culturale. Sono giorni pesanti, questi, per l'Italia calcistica. Il mondo del pallone è stato preso di petto e scosso dal caso Acerbi-Juan Jesus, costato la Nazionale al primo perché avrebbe rivolto insulti razzisti al secondo. In attesa della sentenza del Giudice Sportivo, il mondo del calcio si interroga - come tante altre volte ha fatto - sulle possibile contro misure da adottare per arginare il fenomeno. Il Parma è sicuramente in prima linea nella lotta al razzismo. In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale, 'Angelo' ha toccato tematiche importanti, andando al di là dei suoi vent'anni. Cinque parole contro il razzismo: "Cultura, amicizia, pace, educazione e integrazione. Sono nato in Francia, mia madre viene dalla Costa d’Avorio. Posso dire che sono cresciuto in un contesto di diversità ma pure che il comportamento degli ignoranti non ha certo influenzato il mio modo di vivere. Mi è capitato di ricevere insulti razzisti. Dobbiamo denunciare la situazione. Penso che a livello individuale dobbiamo cambiare la mentalità e non giudicare una persona per il colore della pelle. Serve avere il cuore aperto verso tutti. Bisogna sensibilizzare maggiormente giovani e vecchi, prendere più decisioni per quanto riguarda il razzismo. Io per fortuna ho avuto solo piccoli episodi ma ci sono tante persone che lottano contro il razzismo in maniera forte. Il calcio è lo sport più visto e famoso al mondo, ha una grande influenza sulla gente. Bisogna capire che uno spogliatoio è multiculturale ed è l’esempio perfetto dimostrare che possiamo vivere tutti insieme nella vita come nel calcio, dobbiamo fare molto di più per i giovani - dice ai canali social del Club - per sensibilizzare è importante per la loro educazione e la loro cultura. Nessuno nasce razzista. Dovete essere orgogliosi di come siete, al di la del colore della pelle e della nazionalità. Dovete sempre essere orgogliosi". 

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