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Vigilia contro il Cosenza, Pecchia: "L'obiettivo regalare una vittoria al Club"

L'allentore crociato in conferenza stampa: "Nel giorno del 110° compleanno del Parma, quale modo migliore per festeggiare questo giorno con una gran bella prestazione e condita da una vittoria?"

Le dichiarazioni dell’allenatore Fabio Pecchia, durante la presentazione del match contro il Cosenza, rilasciate nella sala stampa del Mutti Training Center di Collecchio.

OBIETTIVO VITTORIA, MA VA MERITATA SUL CAMPO

Il più complicato delle tre partite (Modena, Fiorentina, Spezia, ndc) sarà il Cosenza. La squadra deve giocare a calcio, deve volersi divertire e avere una propria identità con un atteggiamento positivo e propositivo su quello che succede in campo. Non facciamo calcoli su due pareggi e una vittoria, mi focalizzo sulla squadra. Noi siamo ancora in una fase di costruzione, manca ancora molto alla fine del campionato. Altra squadra, altro allenatore, l’ambiente è lo stesso a Cosenza. Per noi è un giorno particolare, sia per il nostro Club che per i nostri tifosi (110 anni di fondazione del Parma Calcio, ndc). Quale modo migliore per festeggiare questo giorno con una gran bella prestazione e condita da una vittoria. Questo è l’obiettivo e lavoriamo in quella direzione, pensando a fare un bel calcio. Perché le vittorie bisogna meritarsele sul campo. Cosenza? Molto dipenderà dal nostro atteggiamento, se riusciremo a dare un’impronta alla gara e un indirizzo, lo sviluppo lo determineremo noi. L’atteggiamento di una squadra che gioca in casa, partita molto bene in campionato, e ha nelle corde belle prestazioni e risultati importanti, al di là del momento attuale. Nella prima parte, fino al derby, aveva fatto un campionato di spessore”. 

L’INTELLIGENZA DEL GRUPPO DEVE ESSERE UN PUNTO DI FORZA

“Il leader? Una rosa, con tanti giovani, tante individualità, tante potenzialità. Ma il vero leader è il collettivo. Un gruppo intelligente sarebbe la cosa migliore, avere un’intelligenza da collettivo. Questa è la cosa più importante, per mantenere una certa lucidità, il collettivo deve sempre sapere chi siamo e dove vogliamo andare, e soprattutto come vogliamo farlo con un’identità precisa. Ecco chi è il leader, il collettivo! Paura del Cosenza? Girerei la domanda e sposterei l’obiettivo su quello che dobbiamo fare noi e su cosa fare. Ritmo, su questo dobbiamo essere concentrati. Qualità nel palleggio, giocare in velocità, utilizzando la qualità che abbiamo. Tanto ritmo sia nella fase di possesso ma soprattutto in quella di non possesso”.

LE CONDIZIONI DELLA SQUADRA

Il gruppo come sta? Tutti bene, in questo gruppo chi è più indietro è solo Valenti, ma per una questione fisiologica. Ma gli altri stanno tutti bene. Charpentier? Al di là del gol sta dando continuità, non solo negli allenamenti ma anche nelle partite. Ed è pronto. Può essere anche un calciatore che può partire assolutamente in buone condizioni. Osorio? Il posto nazionale non è mai semplice, i viaggi sono lunghi e le partite intense, oltre ai 120 minuti di Firenze. E’ in ottime condizioni, per lui solo una gestione delle energie. Mihaila? I calciatori al di là della fiducia dell’ambiente e dell’allenatore, quando toccano con mano la via del gol è la massima espressione della fiducia e della consapevolezza che sta facendo un buon lavoro. Vale in questa parte finale di girone può essere un calciatore in più. E’ dentro!”.

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