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Lanciare i giovani per costruire il futuro: D'Aversa, ciclo finito

Il tecnico resta fino a fine stagione: dopo di che potrebbe lasciare il Parma. Si pianifica il futuro, dettata la linea per il resto del campionato

Chiudere con onore, prediligere l’utilizzo di calciatori di proprietà e dare spazio ai giovani. Per valorizzarli. Una specie di pre appello, per quello che poi sarà il vero e proprio esame da sostenere nella prossima sessione: che vedrà il Parma impegnato non più nell’accademia del calcio di Serie A, ma tra i banchi scomodi delle aule universitarie di Serie B. Una retrocessione meritata, a leggere i numeri, da una squadra che ha provato a dare un senso alla sua stagione, con il cambio di rotta a mareggiata in corsa. La piena ha travolto l’inesperto Krause, che ha fatto pure in tempo a cambiare timoniere ma non a salvare la barca dall’impeto delle onde. E a proposito di timoniere, il Parma nella prossima stagione potrebbe averne un altro.

Semrerebbe finito il ciclo di Roberto D’Aversa. A guidare la spedizione verso il ritorno in Serie A, potrebbe esserci un altro tecnico. A Collecchio, negli uffici presidenziali, si analizza la situazione, sapendo bene che a libro paga, oltre all'allenatore abruzzese, c’è anche Fabio Liverani. Un terzo, eventualmente, potrebbe rappresentare un problema per Krause, che dovrà sciogliere i nodi che tengono legati i due allenatori al Parma. Javier Ribalta, direttore tecnico nominato in pectore da KK, sta analizzando la situazione. Guarda le crepe per cercare di capire come fare a riempirle, a quale figura affidarsi. Secondo indiscrezioni, sarebbe stato proprio il dirigente spagnolo a ‘bloccare’ l’arrivo di Razvan Lucescu, giovane condottiero romeno, contattato da Kyle e Oliver, ma sconsigliato dal dt che sarebbe orientato verso un profilo più ‘italiano’, possibilmente in linea con la politica di Krause: giovane in rampa di lancio.

Un allenatore che conosca il calcio nostrano, che abbia dimestichezza con la Serie B e con un calcio diverso rispetto a quello dei grandi palcoscenici. Ci sarà da combattere l’anno prossimo. Sembra ancora indefinita la via che porta verso il futuro, che dovrebbe essere affidato a un allenatore che possa crescere con il nuovo Parma. Restano al vaglio tante ipotesi. Prima c’è un campionato da portare a termine.

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