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Parma 1913 | Scala al Regio: "Che lavoro quello di Apolloni, sono sincero, mi ha sorpreso"

Il presidente crociato, che al Teatro Regio ha ritirato il premio speciale consegnato dalla sezione parmigiana dell’Unione Nazionale Veterani dello Sport in occasione del 39° Premio Sport Civiltà, ha esaltato il suo tecnico

"Il merito di quello che stiamo facendo sul campo è di Apolloni, sta facendo un grande lavoro che sinceramente non mi aspettavo. Non avrei mai pensato di partire così bene". Nevio Scala è un presidente che non ama particolarmente apparire. A margine della premiazione al teatro Regio dove ha il suo Parma ha ritirato una riconoscenza speciale consegnata dalla sezione parmigiana dell’Unione Nazionale Veterani dello Sport in occasione del 39° Premio Sport Civiltà, il numero uno gialloblù ha voluto condividere la sua gioia con tutti i presenti estendendo il ringraziamento anche ai tifosi: “Il premio di oggi va condiviso con tutta la città perché ha risposto in maniera incredibile al nostro progetto. Ripeto, sono orgoglioso di essere il presidente di questa società. Il merito di ciò che abbiamo fatto sino ad ora non è solo il mio perché ci sono altre persone che lavorano al meglio per questo club. Ieri non ho visto il primo tempo perché ero molto emozionato e per stemperare la tensione ho portato a spasso i miei cani: ho visto solo il secondo tempo. Il merito dei risultati che stiamo ottenendo sul campo va ad Apolloni, che sta facendo un grandissimo lavoro. Sinceramente non mi aspettavo che avremmo fatto così bene ma ci godiamo questo momento".

DONADONI CON IL FACCHETTI - Anche Donadoni ha vinto un premio, lo ha ritirato a Milano. Si tratta del Premio Facchetti concessogli per quello che ha passato la scorsa stagione: Tutte le esperienze arricchiscono, io ho preso le cose positive – riporta Gazzetta.it – Questo premio viene dato a me, ma va al popolo ombra del Parma: tutti i collaboratori e tutte le persone che hanno lavorato e ci hanno messo passione rimanendo a Parma. Ho passato una stagione problematica, l’aspetto tecnico era la cosa minore,mi sono accorto che c’era una sola strada per la dignità: lo staff, i giocatori e i dipendenti del Parma devono essere orgogliosi, la cosa più facile era quella di scappare il più in fretta possibile, ma sarebbe stato da vigliacchi“.

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