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Parma, pioggia di soldi in arrivo: la Serie A vale quasi 50 milioni di euro

Previsto un premio per i calciatori. Krause ha messo sul piatto oltre mezzo milione di euro per Delprato e compagni

Il Parma è tornato a discutere di argomenti seri. Le ambizioni e i traguardi del club di Krause, per la prima volta da quando il magnate americano è presidente, corrono di pari passo. La bacheca, finalmente, può tornare a ospitare un trofeo dopo anni e, contemporaneamente, i gioielli della vetrina crociata luccicano più che mai. Il loro valore si gonfia di domenica in domenica, grazie ai numeri e alle prestazioni. Dopo un paio di anni di semina costata stenti e diversi milioni di euro al numero uno del club, si può serenamente cominciare la raccolta. Il primo posto è saldo, il progetto per il restyling dello Stadio Tardini è in mano alla Conferenza dei Servizi. Il sì all'opera di completa ristrutturazione non è mai stato così vicino. Il mondo Parma comincia finalmente a ragionare diversamente e a vedere le cose da un'altra prospettiva. E questa visuale può sicuramente essere arricchita dalla cornice economica. Perché un'eventuale promozione in Serie A permetterebbe l'ingresso nelle casse del Club di una quarantina di milioni di euro solo di Diritti Tv. Aumenterebbero anche gli introiti relativi alle sponsorizzazioni (tra il 20%-30% rispetto a quest'anno) con l'approdo in Serie A. In totale si calcola un'entrata del 250% superiore rispetto alle secche della Serie B dove il Parma incassa poco più di 2 milioni di euro all'anno dai Diritti Tv. Una volta lasciata la cadetteria però, il club dovrà riconoscere alla Lega B il cosiddetto Contributo di Solidarietà Promozione e corrispondere una somma, per ciascun anno di partecipazione effettiva e consecutiva al Campionato di Serie A, pari a 3.000.000 di euro per il primo anno, 1.500.000 di euro per il secondo anno e 2.000.000 di euro per il terzo anno.

Ma nelle casse del Parma, dunque, una probabile promozione potrebbe portare fino a 50 milioni netti comprensivi di diritti tv e sponsorizzazioni. Oltre a quelli individuali previsti dai singoli contratti dei calciatori. Il presidente Kyle Krause sarebbe comunque ben contento di staccare gli assegni, visto che la società ne incasserebbe molti di più. Gli incentivi per i giocatori fissati dopo più colloqui tra i rappresentati del gruppo e la proprietà, mediati dall'area tecnica e dal Ceo Sport Roel Vaeyens in persona che si è speso molto per questa causa, prevedono un bonus superiore al mezzo milione di euro. Limitandoci alle quote fisse, ogni giocatore della rosa di Pecchia si porterebbe a casa poco più di 30mila euro. Vero che guadagnano già più che bene e che di stimoli ne hanno tanti altri, ma resta un ulteriore incentivo che non guasta. 

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