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Parma, con la Roma difesa sotto esame. E il Daily Mail attacca Ghirardi

Dall'Inghilterra: "Non hanno soldi ma un progetto, hanno condotto il mercato dei calciatori come la compravendita del bestiame". Intanto contro i giallorossi mancherà ancora Paletta, si torna a quattro?

"Il Parma non ha soldi, ma un piano. Reclutano giocatori per poi girarli nelle società satellite. Se va bene prendono il dividendo, altrimenti niente, come si fa per il bestiame. Se il 30% del bestiame porta profitto è un successo, ma il restante 70% rimane un numero. Oltre alla lista dei 30 giocatori che fanno parte della rosa del Parma, ci sono tutti quelli che sono al Gubbio, quelli al Gorica più altri 44 in comproprietà. In tutto ci sono 226 calciatori affiliati al Parma, senza considare quelli delle giovanili. Si potrebbero chiamare mucche in un campo o giocatori di proprietà del Parma. Può essere salutare per il conto in banca del Parma, ma è salutare per i giocatori o per il gioco?"

Per una volta si parlava del Parma, dell'Italia anche nella patria del football, dove il calcio è per i veri duri, gli uomini che non piangono per un contrasto o un tackle, come si dice da quelle parti. C'è andato pesante il Daily Mail, senza preoccuparsi della forma. Il mercato del Parma accostato alla compravendita di bestiame. C'è modo e modo per decantare le lodi altrui, vai e spiegalo nella tana dello humor.  E senza dispetti mediatici o parallelismi, mezzi termini o congetture, l'attacco alla società. in nome della tutela dei calciatori con tanto di appello all'Uefa, è stato frontale. La risposta non si farà attendere, magari arriverà nelle prossime ore, o forse solo dopo la partita con la Roma. Che sarà un banco di prova per tutti, Donadoni compreso che, nella giornata di giovedì, ha fatto osservare un giorno di riposo alla squadra, interrompendo così il programma tradizionale della settimana tipo. Sarà scelta giusta non usufruire di un giorno in più per allenarsi e studiare l'avversario? Vedremo, intanto i nazionali sono rientrati e potranno godersi un giorno senza pallone. Gargano, in attesa di essere presentato, deve ancora "conoscere" i compagni, difficilmente si vedrà in campo contro la Roma, a meno di sorprese. Senza escludere un cambio di modulo. 

Perché la difesa a tre, senza il suo interprete di lusso, Paletta, non sta funzionando. Vuoi che sono nuovi e devono assimilare bene i meccanismi, sta di fatto che l'imbarcata di Udine, poteva risultare più pesante nel passivo. E pure senza quel rigore inventato. Di Natale e compagni hanno fatto il bello e il cattivo tempo, attaccavano quasi sempre centralmente e, quando sceglievano le vie laterali, trovavano piena disponibilità. Le ali non rinculavano a fare i terzini, lasciando ai dirimpettai bianconeri tutto il campo a propria disposizione. E per fortuna che i terminali offensivi non erano in giornata, altrimenti sarebbe stato salato il conto da pagare. Errori che contro una squadra come la Roma potrebbero costare molto più caro. Di certo ci vuole maggiore copertura del campo, soprattutto in quella zona. Le difese a tre devono funzionare bene, soprattutto sugli esterni. L'Italia di Prandelli contro la Repubblica Ceca, subito il gol di Kozak, si è rimessa a posto. Eppure era partita a tre, con De Rossi che di certo non è un centrale e Bonucci, in serata non felicissima. Tornata a quattro, con un uomo in più a centrocampo, ha saputo sfruttare il palleggio e coprire di più il campo. Soprattutto in quella zona. E contro la Roma, che attacca con tre punte, non è da escludere un cambio tattico. Le porte di Collecchio si chiudono e lasciano spazio all'inventiva di Donadoni.

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