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Parma, parla Parolo: "Dobbiamo ripartire dal pari contro il Milan"

"L'1-1 contro i rossoneri ci ha fatto bene, ho visto una squadra in crescita" ha dichiarato il centrocampista che non fa drammi sulla sua panchina: "Non ci sono degli intoccabili"

Dopo il buon pareggio conquistato contro il Milan, il Parma si sta preparando per la delicata trasferta di Catania, contro i ragazzi di Maran. Alla conferenza stampa, che si è tenuta al Centro Sportivo di Collecchio, si è presentato Marco Parolo, il centrocampista ex Cesena escluso dall'ultima gara contro i rossoneri. "Ho visto un Parma in crescita, una squadra con uno spirito. Dobbiamo pensare di sfidare sempre il Milan o la Juventus anche se ogni partita ha una storia a sé e, soprattutto, bisogna cercare di mantenere la concentrazione e la carica fino al novantesimo". Sul suo rendimento, invece: "Penso di essere sulla via della crescita come lo è la squadra. Mi sto ambientando e credo, anche, di essere migliorato. Fino ad ora abbiamo fatto delle buone partite, non bisogna avere di limiti. Cerchiamo di migliorare insieme e apprendere da coloro che hanno un'età più avanzata, rispetto a noi giovani. Non abbiamo bisogno di motivazioni, ne abbiamo già molte. 

CATANIA E CALENDARIO - Il morale è alto in vista della sfida con il Catania: "Arriviamo a questa gara con molte motivazioni. Ci arriviamo dopo buone prestazioni anche se ci manca un po' il risultato pieno. Intanto se trasferiamo questa rabbia sul campo potremo cogliere qualche frutto importante, anche se la trasferta di Catania è molto insidiosa, in più loro sono una buona squadra, che viene sì da una sconfitta, quella contro il Bologna, ma che vorrà rifarsi subito. Il pareggio contro il Milan ci ha fatto bene e, quindi, ripartiremo da lì e dalla fame mostrata nell'aver raggiunto il pareggio. Se mostriamo questo carattere ci toglieremo parecchie soddisfazioni".

IO FUORI? NESSUNO E' INTOCCABILE - A molti sarà apparsa strana la panchina di Parola nell'ultima gara contro i rossoneri, ma l'ex centrocampista del Cesena non fa drammi, anzi: "C'è gente che ha mostrato di poter combattere e meritare la maglia da titolare. Uno vale l'altro per il bene della squadra. Non c'è bisogno di commentare o motivare nulla, siamo un gruppo compatto in cui ognuno può dare la sua e può mettere in difficoltà le scelte dell'allenatore. Non ci sono intoccabili e la competizione fa parte della crescita di ognuno di noi".

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