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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Ausl, presentati i dati delle attività svolte nel 2021

Poche le irregolarità, tantissimi i controlli degli operatori sanitari

Campagna vaccinale e lotta al covid, ma non solo. Il 2021, anno particolarmente impegnativo per la sanità locale e nazionale, il lavoro di oltre 260 professionisti del Dipartimento di Sanità Pubblica (DSP) dell’Ausl ha assicurato i servizi in tutte le aree di attività.

Garantire il benessere del cittadino e della collettività: sono queste le direttrici che, anche nel 2021, hanno guidato il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’AUSL di Parma in tutto il territorio provinciale. 

Controlli e ispezioni a tutela della qualità e sicurezza alimentare, degli ambienti di vita e di lavoro sono solo alcune delle molteplici attività svolte dal DSPattraverso le articolazioni in cui è organizzato: il Servizio Veterinario (Svet), il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (Sian), il Servizio Igiene e Sanità Pubblica (Sisp) ed il Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro (Spsal). Un lavoro quotidiano, che per lunghi periodi ha dovuto fare i conti con la pandemia di SarsCov2. Sorveglianza dei nuovi contagi e campagna vaccinale hanno inevitabilmente condizionato le attività del Dipartimento, coinvolgendo a vario titolo gran parte del personale nella gestione dell’emergenza ed a supporto del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica. Ciononostante, tutti i servizi afferenti al DSP hanno garantito unapuntale e precisa attività.

Ecco, nel dettaglio, i dati del 2021che raccontano il lavoro dei 261 professionisti del Dipartimento: 25 medici, 65 veterinari, 5 ingegneri, 2 chimici e 123 tra tecnici della prevenzione ed assistenti sanitari e 41 tra operatori tecnici e amministrativi. 

IL SERVIZIO VETERINARIO

Il Servizio Veterinario ha controllato 92 allevamenti suini (su 295 presenti nel territorio) e 703 allevamenti bovini (su 1.437). I controlli eseguiti sono estati pianificati sulla base di una analisi del rischio in modo da assicurare un livello di copertura significativo in relazione a quanto previsto nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) nazionali e regionali. 

Le ispezioni sui processi produttivi (alimentazione, benessere, uso del farmaco, igiene delle produzioni, anagrafe degli animali) negli allevamenti suini hanno registrato 44 situazioni difformi (di gravità varia) pari al 47.8% dei controlli. Per gli allevamenti di bovini, dai controlli sono invece emerse 323 difformità, ovvero il 45.9% del totale. 

Tuttavia, nella stragrande maggioranza (oltre il 90%) di questi casi, si tratta di non conformità “minori”, che si riferiscono quindi a condizioni di manutenzione o adeguamento strutturale o gestionale (per esempio, tenuta dei registri, documentazione prodotta in autocontrollo, ritardi o mancate comunicazioni) e non incidono direttamente sulla sicurezza alimentare. 

All’interno dei 289 impianti di trasformazione carnipresenti sul territorio provinciale, sono state condotte 8.526 verifiche e riscontrate difformità nel 3% dei controlli. Molto rilevante l’attività di verifica condotta negli impianti di riconfezionamento: in questo ambito i controlli effettuati sono stati 4.508 con il 3% di non conformità riscontrate. Sono stati controllati tutti i 212 caseifici presenti nella nostra provincia: le 6.785 verifiche condotte hanno individuato situazioni non conformi nel 3% dei casi. Inoltre, sono stati emessi oltre 23 mila certificati per l’export (erano poco più di 9 mila nel 2011): una documentazione che ha consentito a 185 stabilimenti di produzione di alimenti di origine animale della provincia di Parma di esportare all’estero i prodotti alimentari del territorio. Tra i paesi extraeuropei più importanti ci sono Stati Uniti e Canada, ma anche paesi orientali come Corea del Sud, Singapore e Hong Kong.

IL SERVIZIO IGIENE ALIMENTI E NUTRIZIONE

La provincia di Parma è uno dei primi dieci distretti per la produzione di alimenti a livello europeo; per tale motivo l’attività di prevenzione e sicurezza alimentare assume un’importanza fondamentale, anche in periodo pandemico. Per quanto riguarda l’attività ispettiva, il SIAN ha effettuato 1.048 controlli in aziende di produzione, somministrazione, distribuzione e commercio di alimenti. Durante tali sopralluoghi sono state rilevate 618 non conformità e, tra queste, quelle di maggior gravità hanno portato a 11 proposte di sospensione dall’attività, 39 sanzioni e 1 sequestro per 196 chilogrammi complessivi di alimenti. 

Sono state controllate 275 strutture di ristorazione collettiva, 117 ristorazione tradizionale e 31 esercizi della grande distribuzione. Per la verifica dell’applicazione delle Linee Guida Celiachia, sono state controllate 273 mense scolastiche.

Sono state gestite 1.002 procedure di certificazione inerenti la vendita e somministrazione di alimenti e bevande. Sono stati rilasciati 4.314 certificati per l’esportazione di alimenti. 

Per quanto riguarda l’attività di controllo sulla qualità dell’acqua destinata al consumo umano, i campioni prelevati sono stati 1.153, con 18 ispezioni condotte: i campioni risultati irregolari sono relativi a piccoli acquedotti, mentre le 37 non conformità rilevate sono state tutte risolte.

Durante il periodo di raccolta dei funghi, gli ispettorati micologici hanno rilasciato 80 certificazioni di commestibilità per l’auto-consumo e 11 per la vendita/somministrazione di funghi spontanei freschi (63,7 Kg). Nei casi di intossicazione, che hanno coinvolto 13 persone, sono stati richiesti 6 interventi di micologi. 

L’ Area Funzionale di Igiene della Nutrizione ha effettuato la campagna di sorveglianza triennale ministeriale “Okkio alla salute”, coinvolgendo 25 classi per un totale di 548 alunni appartenenti alle classi terze della scuola primaria e elaborando i report aziendali periodici previsti. 

In merito all’area tematica dell’educazione ai corretti stili di vita sono stati realizzati i progetti richiesti dalle scuole nell’ambito del catalogo “AUSL per la scuola”. L’applicazione delle Linee Guida per la ristorazione scolastica ha evidenziato il rilascio di 132 pareri su tabelle dietetiche e menù dando riscontro a tutte le richieste pervenute. L’attività di monitoraggio della ristorazione socio-assistenzialeha evidenziato 8 prese d’atto di altrettanti menù di cui è stata richiesta una nuova valutazione; analogamente, sono stati formati oltre 200 operatori afferenti alle 40 CRA (Centro Residenza Anziani) provinciali in tema di alimentazione dell’anziano istituzionalizzato e disfagia. Infine, l’ambulatorio di dietetica e counselling nutrizionale ha registrato 178 accessi, pari alla totalità delle richieste pervenute: tutti i pazienti sono stati avviati al percorso dietetico prevalentemente di tipo educazionale.

IL SERVIZIO IGIENE E SANITA’ PUBBLICA

Comprende: 

- l’area profilassi e malattie infettive, per la quale il 2021 è stato per la quasi totalità caratterizzato da interventi connessi alla pandemia da covid19 ed alla campagna vaccinale. Oltre alle notifiche riconducibili al coronavirus (27.189  su un totale di 27.296), sono state gestite 107 notifiche di malattie infettive non-covid (es. dengue, west nile, tubercolosi, salmonellosi, ecc.): tra queste si è registrato un leggero aumento dei casi di legionellosi (48 quelli dello scorso anno, contro i 36 del 2020), mentre si è verificato un calo delle malattie invasive batteriche (3 nel 2021, erano 10 nel 2020) e della tubercolosi (29 notifiche nell’anno appena passato contro le 37 di quello precedente). Drastico calo dei casi di influenza stagionale: sono solamente 6 quelli segnalati (nel 2020 erano 153).

- la Medicina legale (commissioni per l’accertamento della disabilità, visite di idoneità alla guida per soggetti con patologie, rilascio di patenti di guida normali, porto d’armi ecc.) che in continuità con il 2020 ha visto per gran parte dell’anno  una proroga delle scadenze, decisa a livello nazionale, per consentire ai professionisti del Servizio di supportare le attività di prevenzione, contrasto e monitoraggio dell’epidemia da coronavirus, oltre che contribuire attivamente alla campagna vaccinale.

IL SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO

L’attività di vigilanza ha interessato 1.634 aziende, di cui 1.199 operanti in edilizia, con 795 cantieri ispezionati. L’attività UOIA (Unità Operativa Impiantistica Antinfortunistica) di vigilanza specialistica ha interessato 249 unità locali.

Il servizio è stato impegnato anche nella verifica nelle attività produttive nell’applicazione dei protocolli per il contenimento del covid19 negli ambienti di lavoro. Nel corso del 2021 sono stati redatti 276verbali, di cui 216 di prescrizione penale, 8 di disposizione e 52 di sanzione amministrativa, per un totale di 347 articoli di legge violati; inoltre, sono stati disposti 14 sequestri. I proventi 2021 per il pagamento delle sanzioni penali comminate sono stati di 456.314,54 euro e di 27.640,35 euro per le sanzioni amministrative. I pareri espressi su documentazioni trasmesse da Aziende, Comuni, ecc., su specifici progetti (insediamenti produttivi, gas tossici, ecc.) sono stati 267. Per quanto riguarda le malattie professionali, valutate nelle 1.923 visite effettuate dal Servizio (di cui 298 nell’ambito dell’Ambulatorio specialistico di medicina del lavoro) il 50% sono riferibili a patologie dell’apparato muscolo-scheletrico, il 14% riconducibile alla pandemia da covid19 e il 12% a patologie del rachide.  Infine, i dati relativi agli infortuni sul lavoro messi a disposizione dall’INAIL eriferiti all’anno 2020 registrano un calo rispetto agli anni precedenti.

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