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Bollette alle stelle, l'appello dei sindaci: "Iren non stacchi le utenze a chi è in difficoltà"

Gli amministratori del parmense: "La multiutility assuma "atteggiamenti responsabili" nei confronti di famiglie e imprese sui possibili ritardi di pagamento delle bollette dovute ai rincari energetici"

Iren assuma "atteggiamenti responsabili" nei confronti di famiglie e imprese sui possibili ritardi di pagamento delle bollette dovute ai rincari energetici e "per evitare distacchi e interruzioni di servizio per ragioni economiche". Lo chiedono oltre 80 sindaci e rappresentanti di istituzioni, sindacati e associazioni di categoria della Provincia di Parma, convocati oggi dal presidente della Provincia Andrea Massari per decidere come affrontare la situazione.

Lo stesso Massari ha proposto di- come fatto nel Comune di San Lazzaro di Savena nel bolognese - liberare da subito una parte delle risorse liquide accantonate in tutti i Comuni nel Fondo crediti di dubbia esigibilità, che per la provincia di Parma ammontano tra i 12 e i 15 milioni. Risorse che il Governo- secondo la proposta avanzata dai sindaci- dovrebbe reimmettere in due o tre anni. Al centro del confronto anche le ripercussioni sociali della crisi, con i Comuni che stanno registrando l'esplosione delle richieste di sostegno economico su affitti e utenze e l'aumento dei soggetti che richiedono assistenza. Per quanto riguarda le scuole, si valutano proposte per risparmiare su riscaldamento, illuminazione e trasporti, come "chiusure il sabato, introduzione di didattica a distanza o altri provvedimenti organizzativi". Per i servizi, infine, si pensa ad una riduzione degli orari di apertura degli uffici pubblici e all'adozione dello smart working, 

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