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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Il grido d'allarme dei benzinai: "Strozzati dall'aumento dei costi, si va verso la chiusura forzata dei distributori"

I benzinai di Parma e provincia protestano contro i rincari che hanno portato la benzina e il diesel ad oltre 2 euro al litro: "Dal 14 marzo terremo spenta l'illuminazione notturna degli impianti self service"

"La categoria è allo stremo: siamo strozzati dagli aumenti dei costi ed ora il rischio di chiusura degli impianti è reale". Con la benzina e il diesel oltre i 2 euro al litro i benzinai di Parma e provincia protestano contro i rincari e annunciano le prime iniziative, come lo spegnimento dell'illuminazione degli impianti self service a partire dal 14 marzo, per cercare di limitare i costi dell'energia elettrica, lievitati nelle ultime settimane. 

Giuseppe Sperduto della Federazione benzinai della Confesercenti lancia l'allarme per la categoria. "Siamo allo stremo: non riesce più nemmeno a fare scaricare il carburante che, quando arriva al gestore, ha sempre un prezzo più alto rispetto al giorno precedente. A ciò vanno aggiunti i costi dell’energia elettrica: le compagnie e i retisti scaricano sui gestori i maggiori costi e i benzinai, in base agli striminziti incassi che registrano, non ce la fanno più sostenere le spese energetiche e tenere illuminati gli impianti tutta la notte”.

Prezzi simili, ma inferiori a quelli di questi giorni, si erano registrati circa dieci anni fa. "Dobbiamo tornare indietro di 10 anni per trovare, nel 2012, un prezzo della benzina a circa 1 euro e 90 e quello del gasolio a circa 1 euro e 78. E non c’era alcuna situazione di conflitto o sanzioni a gravare sul mercato. Da sempre Accisa ed Iva compongono la parte maggioritaria del prezzo, sfiorando il 60% di quello pagato dal consumatore e non si può far finta di ignorarlo. I gestori - indipendentemente dall’andamento del prezzo - continuano a percepire 3,5  €cent (lordi) su ogni litro di prodotto immesso nel serbatoio degli automobilisti, continuano ad assolvere un  pubblico servizio essenziale pur in presenza di vendite in progressivo declino ed a sopportare i relativi costi connessi

Ma cosa chiedono i benzinai al governo per cercare di contrastare la situazione di forte rialzo dei prezzi? "Chiediamo che il Governo intervenga immediatamente dando applicazione a quanto previsto dalla L. 244/07, in tema di Accisa  Mobilie (o anticiclica) che consente, da una parte, di sterilizzare gli aumenti dell’Iva (già oggi maggiori di 7,00 €cent/lt. rispetto solo a due mesi fa’) e, dall’altra, di creare un minimo di stabilità per famiglie ed operatori economici"

Nel tentativo di arginare l’aumento vertiginoso dei costi a partire dalla giornata di lunedì 14 marzo terranno spenta l’illuminazione degli impianti in modalità Self-service durante le ore notturne. "Con tutto il senso di responsabilità, in questo momento drammatico non possiamo non evidenziare che non abbiamo alternative, strozzati dall’aumento costi, da un lato e dei prezzi alti dall’altro, con margini medi ormai al 2% e ritardi infrastrutturali della rete che vengono drammaticamente alla luce. Se il governo non interviene il rischio di chiusura degli impianti carburanti è reale"

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