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Inquinamento, giro di vite della Regione: nuove limitazioni per i diesel Euro 5, riscaldamento a 19 gradi

Il nuovo piano aria integrato 2030 verrà approvato definitivamente a settembre. Tutte le nuove misure che riguarderanno anche Parma

Stop ai diesel Euro 5, riscaldamento a 19 gradi nelle abitazioni e negli uffici e 17 per il commercio e l'industria e cancellazione di alcune deroghe, come quella di usare l’auto per portare i bambini a scuola. La Regione Emilia-Romagna ha deciso per un giro di vite, attraverso il piano aria integrato (Pair) 2030. Un documento che introduce nuove limitazioni, oltre a quelle già applicate, che riguarderanno anche Parma. 

Tra le novità introdotte, ulteriori limitazioni alla circolazione, tra cui lo stop ai diesel euro 5 e cancellazione di alcune deroghe, come quella di usare l’auto per portare i bambini a scuola. Il riscaldamento in casa sarà fissato a 19 gradi mentre ci sono ancora molti fondi per il bando finalizzato a sostituire gli impianti di riscaldamento a biomassa sotto le “5 stelle”. I giorni di sforamento delle pm10 passeranno da 35 a 18. 

In agricoltura, gli spandimenti dei reflui dovranno essere effettuati entro le 12 ore dallo stoccaggio e non più 24. E' previsto il finanziamento della copertura di vasche e introduzione dei lagoni (il divieto sarà dal 2030). I fertilizzanti a base di urea andranno incorporati insieme allo spandimento o comunque entro le 24 ore successive. 

Il cronoprogramma è stato indicato da Priolo: oggi il Pair 2030 sarà presentato in giunta e la prossima settimana ai 207 Comuni coinvolti (prima erano 33). Dopo il voto in giunta e la pubblicazione ci saranno 45 giorni per le osservazioni, cui seguiranno le controdeduzioni con focus di approfondimento. In Aula, il Piano approderà in luglio, anche se il voto finale è stimato in settembre “e comunque entro l’anno. 

Agricoltura e attività produttive

Gli spandimenti dei reflui dovranno avvenire entro le 12 ore dallo stoccaggio e non più entro le 24. Si finanziano la copertura vasche e si introducono i lagoni (divieto sarà dal 2030). Una novità riguarda i fertilizzanti a base di urea: andranno incorporati insieme allo spandimento o comunque entro le 24 ore successive. Per contenere, inoltre, le emissioni di ammoniaca per i nuovi allevamenti soggetti ad autorizzazione integrata ambientale (suinicolo e avicolo), e ad autorizzazione unica ambientale (ove prevista per altri allevamenti) le autorizzazioni dispongono l’obbligo di iniezione liquami e l’adozione delle BAT più prestanti tra quelle applicabili ad ogni singola altra fase dell’allevamento. C’è poi il divieto abbruciamento dei residui vegetali dal 1° ottobre al 31 marzo, anche per le superfici investite a riso.

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