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L'Università di Parma vola nello spazio col progetto "Topdess"

Nella 78sima Campagna di volo parabolico organizzata da Esa. Coinvolto il Gruppo di fisica tecnica dell’Ateneo, che ha condotto esperimenti in assenza di gravità

L’Università di Parma vola nello spazio grazie al progetto “Topdess” finanziato da ESA, l’Agenzia spaziale europea. “Topdess” coinvolge il Gruppo di fisica tecnica dell’Ateneo, coordinato dal docente Fabio Bozzoli e composto anche dai docenti Luca CattaniSara Rainieri e Pamela Vocale, e l’azienda parmigiana Mbs, del gruppo Csf Inox.

Nei giorni scorsi Bozzoli e il dottorando Luca Pagliarini hanno partecipato alla 78sima Campagna di volo parabolico organizzata da ESA a Bordeaux. Da anni ESA organizza questi voli aerei particolari, nel corso dei quali si può sperimentare l’assenza di peso. Sono i cosiddetti voli parabolici. Alcuni aerei Airbus 300 della compagnia Novospace sono stati leggermente modificati: sono stati rimossi tutti i sedili della parte centrale ed è stato ricavato un ampio spazio dove condurre esperimenti. Durante la fase di ascesa il pilota dirige l’aereo alla massima velocità, con una pendenza di circa 45 gradi. Poi, raggiunta una certa quota, rimuove la spinta dei motori. A questo punto l’aereo si trova a planare in caduta libera: in questa fase al suo interno si sperimenta l’assenza di peso.

Nei 20 secondi di caduta libera l’attrazione verso la Terra, il peso cioè, viene annullata da una forza dovuta all’accelerazione dell’aereo. Se all’interno dell’aereo si lascia andare a mezz’aria una matita, ad esempio, la matita non si sposta, non cade sul pavimento. Durante un volo parabolico l’aereo percorre 31 parabole: il totale del tempo passato in assenza di peso è dunque di oltre 600 secondi, dieci minuti.

Durante la campagna di volo parabolico il gruppo di Parma ha studiato il funzionamento, in assenza di gravità, dei “Pulsating Heat Pipes”, chiamati anche PHP, che sono dispostivi passivi per lo scambio termico. Un PHP consiste fondamentalmente in un tubo di piccolo diametro, curvato a formare più spire, parzialmente riempito con un fluido. I principali vantaggi di questi dispositivi sono la compattezza, la flessibilità, la capacità di funzionare senza apporto di energia elettrica e in assenza di gravità. Al progetto “Topdess”, del valore totale di 1,7 milioni di euro, partecipano anche prestigiosi partner internazionali quali l’Università di Brighton, l’Università di Liverpool, l’istituto ISAE-ENSMA e CEA. Vi sono coinvolti anche altri importanti partner industriali mondiali come Airbus France e Kayser Space UK.

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