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Lunedì, 29 Aprile 2024
L'INCHIESTA / San Leonardo / Via Trieste

Ecco come il parcheggio abbandonato e mai aperto tra via Lombardia e via Trieste è diventato il regno dei consumatori di crack

La struttura, abbandonata da 15 anni, non è mai stata aperta per problemi di infiltrazioni d'acqua. Una 'cattedrale nel deserto' diventata il punto di riferimento per pusher e tossicodipendenti, oltre che rifugio per i senzatetto

Da parcheggio costruito allo scopo di creare alcuni stalli per le auto in un'area limitrofa al centro storico e alla stazione ferroviaria di Parma, a 'cattedrale nel deserto', abbandonata da quasi 15 anni e diventata regno del degrado e di spacciatori e consumatori di sostanze stupefacenti, soprattutto crack e anfetamine. 

Il parcheggio sotterraneo tra via Lombardia e via Trieste è un esempio eclatante di un'opera pubblica rimasta completamente abbandonata - per incuria e mancanze progettuali - e diventata ben presto luogo simbolo del degrado e al centro delle proteste dei residenti e dei commercianti tra via Trieste e via Lombardia.

Ecco come il parcheggio abbandonato e mai aperto di via Trieste è diventato il regno dei consumatori di crack

All'interno dei due piani interrati, pensati per ospitare le auto e mai utilizzati se non per qualche settimana nel lontano 2015, si sono accumulati rifiuti di ogni tipo, nonostante la pulizia effettuata alcuni mesi fa: materassi marci, resti di cibo, bottigliette utilizzate dai consumatori di crack, bustine con droghe sintetiche, vestiti e suppellettili varie, resti di fuochi accesi all'interno della struttura. Un vero e proprio parcheggio 'fantasma', abbandonato a sé stesso e fino a qualche mese fa completamente aperto. 

Il parcheggio sotterraneo, bici rubate e rifiuti ammassati-2

I residenti: "Gruppetti di persone entrano di notte nel parcheggio e accendono fuochi" 

Per i residenti e i commercianti tra via Trieste e via Lombardia il parcheggio sotterraneo è un vero e proprio incubo quotidiano. "Ci son bottigliette e pipe usate per consumare crack, rifiuti e feci accumulate nel corso dei mesi, vestiti e resti di cibo, materassi utilizzati per dormire in una situazione molto precaria anche per la loro sicurezza. Gruppetti di persone entrano nel parcheggio sotterraneo soprattutto di notte e non c'è nessun controllo: a volte accendono fuochi, molto pericolosi, e noi siamo costretti a respirarne le esalazioni". 

I residenti chiedono le telecamere di videosorveglianza ed un intervento immediato in questa zona, oltre alla chiusura completa del parcheggio. "Ci sono due telecamere nella piazzetta del parcheggio ma sono rotte. Chiediamo l'installazione di telecamere in zona e la blindatura del parcheggio sotterraneo, in modo che le persone non possano più entrare

L'annuncio dell'apertura nel 2015 e la chiusura dopo poche settimane 

Nel maggio del 2015 il Comune di Parma nel corso di una conferenza stampa aveva annunciato l'imminente apertura del parcheggio."Oggi aveva dichiarava l'allora sindaco Federico Pizzarotti il 14 maggio – consegniamo le chiavi nelle mani del gestore, dopo ritardi dovuti prima ad un contenzioso con l'impresa attuatrice che ha dovuto apportare di correttivi per impermeabilizzare la struttura, quindi ad intoppi burocratici”. Il parcheggio fu effettivamente aperto ma rimase attivo per poche settimane. La gestione fu affidata, dopo la vittoria del bando di gara, alla cooperativa sociale “CDN – Il Bucaneve” di Nola. 

Il viaggio di Parmatoday nel pacheggio di via Trieste

La storia (infinita) del parcheggio di via Lombardia: la consegna nel 2009, i problemi di infiltrazioni e i 15 anni di abbandono 

Il parcheggio interrato sito in Via Lombardia, fu acquisito al patrimonio del Comune di Parma quale standard urbanistico di cessione nell’ambito del Piano particolareggiato di Iniziativa Pubblica del comparto “Via Lombardia-via Calabria-via Trieste (ex Gasometro)”, a seguito collaudo tecnico amministrativo del 18 giugno 2009.  Il parcheggio consiste in due piani interrati per un totale di circa sessanta posti auto ed è stato dotato di sistemi di controllo e di regolazione accessi con interventi pubblici realizzati nel corso del 2010. A seguito di problemi legati ad infiltrazioni di acque piovane, il collaudo fu sospeso con nota del collaudatore del 14 aprile/2011 ed il parcheggio non fu aperto. 

Nel frattempo, il parcheggio, insieme a tutti gli immobili verticali del Comune di Parma, è stato trasferito in concessione a Parma Infrastrutture SpA. Al fine di risolvere il problema tecnico delle infiltrazioni, che non consentiva l’apertura, ed a sanatoria del contenzioso che intanto si era venuto a creare con l’impresa realizzatrice, il Comune di Parma ha disposto un accordo transattivo, approvato con Delibera di Giunta n. 225 del 18 aprile 2013, pervenendo, dopo una serie di opere di ripristino, ad un definitivo collaudo tecnico amministrativo avvenuto il 30 ottobre dello stesso anno.

Droghe sintetiche nel parcheggio sotterraneo-2

La società concessionaria Parma Infrastrutture, a questo punto, nell’ambito della valorizzazione economica dell’immobile, ha verificato, insieme al Comune, la possibilità di attuare una procedura semplificata per l’apertura del parcheggio nel corso del 2014, quindi, in alternativa, di accorpare la gestione con altre strutture analoghe, ma non ha trovato disponibilità immediata sul mercato. Per questo ha proceduto ad esperire una gara ad evidenza pubblica aperta, che ha visto l’aggiudicazione della gestione per 6 anni ad una Associazione Temporanea di soggetti economici, costituita da una nota società del settore parcheggi con sede a Genova e una cooperativa sociale, dietro corresponsione di un canone, quantificato in 18 mila euro l'anno.

Nel frattempo il Comune di Parma ha autorizzato Infomobility SpA, la società che gestisce le righe blu sul territorio comunale, ad aprire anche l’area di parcheggio di 25 posti, già regolamentata in Zona 11, che insiste proprio sopra al parcheggio interrato. Nel maggio del 2015, come anticipato, il parcheggio è rimasto aperto per qualche settimana ed è poi stato subito chiuso. La cooperativa sociale “CDN – Il Bucaneve” di Nola ha avuto problemi di gestione. Da quel momento è uno spazio vuoto ed abbandonato, in balìa del degrado più estremo. 

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