rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Attualità

Il grido dall'allarme dei fornai: "Costo del grano aumentato dell'80%, a rischio le forniture per l'anno prossimo"

Intervista a Mauro Alinovi, presidente del Gruppo panificatori Ascom di Parma: "Per i consumatori aumenti solo del 10-15%. Nessun negozio, per ora, è a rischio chiusura"

"I costi delle farine sono schizzati alle stelle, quelli di gestione sono quasi raddoppiati ma il prezzo del pane, per i cittadini, ha subito un aumento di solo il 10-15%". Mauro Alinovi, presidente del gruppo panificatori Ascom di Parma, riflette sugli aumenti vertiginosi delle ultime settimane e rassicura i cittadini: "Nessun panificio in città e in provincia sta rischiando la chiusura: i costi sono lievitati ma il nostro obiettivo è mantenere aperte le nostre aziende". 

Quali costi in più devono affrontare i panifici di Parma e provincia a fronte dell'aumento del grano e delle spese per le bollette? 

"La situazione è quella di tutte le aziende. I costi sono quasi raddoppiati, se consideriamo la materia prima, ovvero la farina, oltre ai rincari del gas, dell'energia e dei carburanti per i mezzi di trasporto. L'aumento delle farine è arrivato quasi all'80%, sia grano tenero che grano duro. Non ne capisco le ragioni: il grano è stato raccolto da sette mesi. E' anche possibile che ci sia della speculazione. I fornitori ci dicono che il grano è disponibile ma che i costi sono aumentati". 

A Parma il prezzo del pane è già in salita: di quanto aumenterà nelle prossime settimane?

"In media gli aumenti per i consumatori finali nella nostra città sono stati del 10/15% sul prezzo del pane. Stanno utilizzando il nostro prodotto per fare allarmismo: se consideriamo che, in media, per un chilo di pane si spendono dai 4 ai 6 euro, vuol dire che comprando un etto di pane si ha un aumento di circa 40/50 centesimi. Invece di spendere 4 euro e 10 se ne spendono, per esempio, 4 euro e 40. Consideriamo anche che il consumo procapite a testa del pane oggi è in media dagli 80 ai 100 grammi al giorno. Di quanto aumenterà non lo possiamo sapere. E' un rebus a cui nessuno sa rispondere ma mi auguro di tornare alla normalità pre Covid al più presto". 

Siete preoccupati per le forniture di grano per i prossimi mesi? 

"Si, sono preoccupato per l'anno prossimo: se la situazione sarà ancora quella attuale avremmo il grano e la farina per panificare? Credo che il governo e il ministro dovrebbero pensare a fare scorte di grano, da rendere disponibili per l'anno prossimo, vista le tensioni sui mercati internazionali. I fornitori, infatti, oltre che dalla Francia e dagli Stati Uniti, arrivano anche da Ungheria, Bulgaria e anche Russia"

Ci sono panifici a rischio chiusura a Parma?

"Per il momento direi assolutamente di no, nessun panificio nella nostra provincia. A quanto mi risulta, nemmeno nelle altre province della regione, sta rischiando di chiudere: oggi il nostro ruolo è mantenere aperte le nostre aziende. Certo, è sempre più difficile perchè gli ultimi dieci giorni i prezzi sono aumentati ulteriormente". 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il grido dall'allarme dei fornai: "Costo del grano aumentato dell'80%, a rischio le forniture per l'anno prossimo"

ParmaToday è in caricamento