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Cronaca

Aemilia, al via il primo maxi-processo sull'Ndrangheta in Emilia-Romagna

Al via oggi il maxi processo Aemilia, il più grande processo contro le infiltrazioni mafiose al Nord Italia. Un calendario fitto con 29 giorni di udienza tra ottobre, novembre e dicembre, che si terranno in Fiera a Bologna: 14 parmigiani a processo

Al via oggi il maxi processo Aemilia, il più grande processo contro le infiltrazioni mafiose al Nord Italia. Un calendario fitto con 29 giorni di udienza tra ottobre, novembre e dicembre, che si terranno in Fiera a Bologna, in Piazza della Costituzione, dove è stata allestita un aula speciale nel Padiglione 19, attrezzata anche per le udienze in video-conferenza, visto che almeno 9 di essi sono sottoposti al regime del 41bis, il cosiddetto "carcere duro". I parmigiani a processo sono 14. 

Il Comune di Bologna si è  impegnato con il Tribunale, insieme all’ente Fiera, per trovare una collocazione consona al processo, che inizialmente pareva dovesse essere trasferito fuori regione, vista la mancanza di aule adatte nel capoluogo felsineo. Infine l'Emilia Romagna ha deciso di mantenere in 'casa' le udienza, stanziando 480 mila euro per l’affitto del Padiglione della Fiera e per la realizzazione dei lavori necessari al suo allestimento.  

REATI E IMPUTATI. Sono gli 219 imputati, per circa 200 reato contestati. "Qui non manca nulla, questi reati sono significativi della capacità  di infiltrazione che l'organizzazione criminale ha messo in campo per dimostrare la sua forza.". Così il procuratore capo di Bologna, Roberto Alfonso, aveva tirato le somme parlando dell'atto di fine indagineche ha chiuso l'inchiesta "Aemilia", centrata sulla ricostruzione post sisma e affini.  

Le persone attualmente in misura cautelare sono 62, tra custodie in carcere e domiciliari, sei dei quali sottoposti al carcere duro del 41 bis. Si tratta dei soggetti ritenuti capi dell'organizzazione malavitosa. Gli indagati per i quali è stato notificato o si sta per notificare il fine indagini sono 224, tra quelli arrestati e molti altri.

Sono 54 gli indagati per associazione a delinquere di tipo mafioso cui si contesta la direzione dell'organizzazione. "Tutti gli altri i abbiamo considerati come appartenenti all'organizzazione", aveva spiegato Alfonso. Spiccano anche le posizioni di concorso esterno, in particolare per Bologna quella della consulente finanziaria Roberta Tattini. 

Oltre alle posizioni principali, sono stati contestati circa 200 reati (i capi di imputazione sono 189, cui vanno aggiunte le contestazioni bis e ter). "Ci sono numerosissime estorsioni oltre ai danneggiamenti collegati, tante usure e incendi. C'è stato un periodo in cui Reggio Emilia era una città infuocata", ricordava Alfonso, citando la decina di danneggiamenti ai camion.

LEGAMBIENTE SI COSTITUISCE PARTE CIVILE - "Prende il via oggi il maxi processo “Aemilia” contro la ‘ndrangheta in Emilia Romagna. Legambiente ha dato mandato ai propri legali per la costituzione come parte civile, all’udienza preliminare fissata questa mattina al padiglione 19 della Fiera di Bologna. L’associazione chiederà la costituzione di parte civile sui capi di imputazione di rilevanza ambientale, in rappresentanza dell’interesse pubblico su ambiente e salute".
 

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