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Cronaca

Fa irruzione nella casa famiglia, picchia l'ex compagna e minaccia di incendiare tutto: 30enne arrestato 

Il cittadino nigeriano, che si è presentato tre volte in poche ore, si è scagliato anche contro il responsabile della struttura e ha danneggiato alcuni arredi

Ha fatto irruzione all'interno della casa famiglia all'interno della quale è ospitata la sua ex compagna, le ha rubato il cellulare e l'ha picchiata, poi si è scagliato anche contro il responsabile della struttura, intervenuto in difesa della ragazza. Un 30enne nigeriano è stato arrestato dai poliziotti della squadra mobile di Parma con le accuse di rapina, danneggiamento, maltrattamenti in famiglia, minacce e violazione di domicilio. L'uomo ora si trova nel carcere di via Burla. 

Il gravissimo episodio si è svolto nel tardo pomeriggio del 24 marzo all'interno di una struttura di accoglienza della città. L'uomo, che è entrato senza autorizzazione all'interno dell'edificio, come prima cosa ha preso il cellulare della ragazza, poi l'ha insultata ed aggredita fisicamente. In quel momento era presente anche il responsabile della struttura che ha cercato di sottrarre la donna dalle mani dell'ex compagno. L'uomo ha reagito con violenza e si è scagliato anche contro l'operatore, per poi scappare. I poliziotti, arrivati sul posto, hanno raccolto le testimonianze dei due ed hanno avviato le indagini.

Nel corso della stessa notte il nigeriano si è presentato ancora davanti alla struttura, cercando di forzare la porta d'ingresso: ha poi distrutto gli arredi presenti nel cortile, per poi scappare. Quando gli agenti sono arrivati era già fuggito. La mattina del 25 marzo l'uomo è tornato per la terza volta alla casa famiglia, minacciando, con alcune telefonate, di incendiare tutta la struttura. Dopo qualche ora i poliziotti hanno trovato il 30enne all'interno di un bar del quartiere Crocetta e lo hanno fermato. La donna, nel frattempo, ha raccontato agli inquirenti dei maltrattamenti subiti nel corso dell'ultimo anno. Il nigeriano è stato sottoposto a fermo per i reati di rapina, maltrattamenti in famiglia, minacce, danneggiamento e violazione di domicilio e portato in carcere. 

Nella giornata di ieri lunedì 28 marzio, il Gip, chiamato a convalidare la misura pre-cautelare adottata e pronunciarsi sulla richiesta di applicazione di misura cautelare, ritenendo che non vi fosse un concreto pericolo di fuga, non ha convalidato il fermo dell’uomo. Ha ritenuto però che dagli atti di indagine emergesse un quadro indiziario molto grave per i reati di rapina e maltrattamenti in famiglia. Visto il pericolo che l’uomo potesse reiterare la violenza nei confronti della ex compagna, ha comunque applicato la misura cautelare in carcere. 

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