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Cronaca

Giorno del Ricordo, mai più strade intitolate al dittatore Tito

La proposta arriva dal sindaco di un piccolo paese del bellunese: "Mutare la toponomastica intitolando vie e piazze ai martiri delle foibe". E Casapound espone lo striscione 'Parma non dimentica'

Via la toponomastica inneggiante all'ex dittatore jugoslavo Tito nei Comuni italiani: è la proposta che il sindaco di Calalzo (Belluno) Luca De Carlo e l'assessore alle politiche giovanili, Antonio Da Col, faranno ai colleghi di altre amministrazioni italiane, inviando loro domani una lettera in occasione della Giornata del Ricordo.

I due amministratori bellunesi aveva ricordano di aver scritto un anno fa un'analoga missiva al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. "In diversi municipi d'Italia - scrivono - continua a figurare 'via Tito' nella toponomastica locale, che inneggia in questo modo a chi ha contribuito a sterminare migliaia di italiani innocenti. La lettera sarà inviata ai sindaci di Aci S.Antonio (Catania), Campegine (Reggio Emilia), Nuoro, Palma di Montechiaro (Agrigento), Parete (Caserta), Parma, Quattro Castella (Reggio Emilia), Reggio Emilia, Scampitella (Avellino), Ussana (Cagliari), Verzino (Crotone), per invitarli a cambiare la toponomastica locale tramutando "Via Tito" in "Via martiri delle foibe".

"Chi ha calpestato, annientato e volutamente perseguitato per ragioni ideologiche i nostri fratelli - concluso il sindaco bellunese -, non può e non deve avere riconoscimenti ufficiali nemmeno nella toponomastica. Mutarla, intitolando vie e piazze ai martiri delle foibe orrendamente uccisi e per troppo tempo dimenticati anche dai libri di storia, sarebbe una risposta al sentire comune, dando giustizia a chi non l'ha avuta nella memoria collettiva".

STRISCIONE DI CASAPOUND IN VIA TITO
In occasione del Giorno del Ricordo, Casapound ha esposto dalla scorsa notte uno striscione in via Tito che recita "Foibe: Parma non dimentica"

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