rotate-mobile
Cronaca

I presidi: "Didattica in presenza al 100%? E' un azzardo"

"Ci sono alcune contraddizioni come i trasporti, organizzati per il 75% degli studenti e le norme per la quarantena"

Dopo l'annuncio della riapertura totale delle scuole - al 100 per 100 in presenza - a partire dal 26 aprile in zona gialla e arancione, anche i presidi di Parma e provincia manifestano la loro preoccupazione e sottolineano alcune contraddizioni, come l'organizzazione dei trasporti e la norma, ancora in vigore, che prevede la quarantena per tutti gli studenti di una classe, in caso della presenza di uno studente positivo al Covid-19. 

"Come dirigenti scolastici - sottolinea Aluisi Tosolini, dirigente scolastico del Liceo Bertolucci di Parma - non possiamo che esseri contenti della riapertura agli studenti in presenza ma non possiamo non sottolineare alcune contraddizioni e problematiche. Si parla di rischio ragionato ma per noi è un azzardo. I trasporti, per esempio, sono settati per trasportare il 75% degli studenti: non credo che in una settimana sarà possibile organizzarsi per consentire il trasporto del 100% degli studenti. Gli autobus, infatti, devono rispettare il limite del 50% di capienza".

"L'ordinanza del 6 aprile del presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini - prosegue il preside - poi, ha stabilito che, in caso della presenza di uno studente positivo, tutti i compagni di classe devono essere sottoposti ad una quarantena di 14 giorni mentre i docenti non possono insegnare in altre classi, prima dell'esito negativo del tampone molecolare. Questa situazione Noi garantiamo il distanziamento, la regolamentazione delle entrate e i non assembramenti ma solo all'interno degli edifici scolastici". 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

I presidi: "Didattica in presenza al 100%? E' un azzardo"

ParmaToday è in caricamento