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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Università, Finanza e Procura indagano sul Magnifico Rettore

Sotto l'analisi delle forze dell'ordine finisce il Rettore dell'Università, accusato di aver favoreggiato la compagna per le nomine di guida a due strutture ospedaliere. Loris Borghi respinge le accuse: "E' un attacco politico"

A due anni dalla carica di Magnifico Rettore dell'Università di Parma, Loris Borghi finisce sotto inchiesta da Procura e Guardia di Finanza per favoreggiamento e abuso d'ufficio. La vicenda è stata portata alla luce da un articolo dell' "L'Espresso" a firma di Casanova e Turano.

L'indagine - come è spiegato dai due giornalisti- è nata a fronte di un esposto mandato ai Nas e poi inviato alla Guardia di finanza dove si metteva in dubbio la legittimità della carica assegnata nei primi mesi del 2014 di Tiziana Meschi, convivente del rettore, di due strutture ospedaliere: unità operativa di medicina interna e dipartimento geriatrico-riabilitativo.

La Procura sta inoltre indagando per abuso d'ufficio sul concorso che ha consentito alla Meschi di passare da ricercatore a professore associato in medicina interna. Bando avvenuto nell'estate 2014, dopo che la donna aveva ricevuto gli incarichi per le due strutture ospedaliere.

Loris Borghi smentisce le accuse e la convivenza con la donna "E' un attacco politico -si difende il rettore sulle pagine del settimanale L'Espresso- i miei rapporti con la Meschi sono di stima reciproca e di assidua frequentazione professionale".

La profesoressa conferma "Sono in rapporti con il rettore, lo conosco da 30 anni. Con lui solamente rapporti professionali".

Le accuse nei confronti del magnifico vengono giustificate dallo stesso sul livello politico: "Qui a Parma è iniziata la campagna elettorale, vengo attacato perchè mi considerano vicino al sindaco del M5S. Ma io ho solo voluto aiutare la città, non la parte politica" aggiunge sempre sulle pagine del settimanale in edicola da domani.

Alcuni fatti erano già stati portati all'attenzione del Consiglio Comunale dal consigliere di Forza Italia Paolo Buzzi nel giugno del 2014 che chiedeva la valutazione della compatibilità per la collaboratrice del rettore alla nomina e aveva messo in discussione la riorganizzazione delle strutture ospedaliere.

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