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Cronaca Centro / Piazzale San Francesco

Parmafotografica e Pane e Vita: una foto per aiutare i senza fissa dimora

Iniziativa benefica per sensibilizzare i cittadini sulla gravità della situazione che in città sta diventando un'emergenza sociale. All'asta oltre 100 scatti di noti fotografi che hanno offerto le proprie foto per beneficienza

Raul Iacometti, Luca Avanzini, Antonio Cosi, Otto Moretti, Ivano Bolondi, Oreste Feretti, Alessandro Gandolfi, Misha Cattabiani, Gigi Montali, solo alcuni degli oltre cento fotografi che il 14 dicembre prossimo aderiranno all'iniziativa organizzata da Parmafotografica in favore dell'associazione Pane e Vita. Oltre cento scatti offerti dagli artisti per un'asta benefica che si terrà a partire dalle 15,00 alla Casa della Musica per sostenere l'azione sul territorio dell'associazione di volontariato che da ormai sette anni aiuta i senza fissa dimora a Parma. Collaborano all'iniziativa benefica i circoli fotografici Color's Light, il Grandangolo, la Oldmanagency e il Lions Club Bardi. Sarà Aldo Piazza a presentare l'evento, con Paolo Folli Ivg Parma come battitore d'asta.

"Una foto può diventare un regalo speciale" è il motto dell'iniziativa patrocinata dal Comune di Parma, nell'intento di fornire un aiuto prezioso ai volontari di Pane e Vita in un momento di particolare necessità, visto l'incremento di senza fissa dimora registrato negli ultimi mesi a Parma. Situazioni limite a cui i volontari cercano di far fronte contando solo sulle proprie forze, autofinanziandosi per fornire cibo, coperte, vestiti e un punto d'ascolto concreto su cui contare ogni martedì e giovedì. Tante le iniziative in programma dall'associazione che solo ora, a distanza di sette anni, chiede aiuto alla cittadinanza attraverso iniziative come la notte dei senza dimora, la raccolta alimentare nei supermercati della città e ora l'asta fotografica benefica. L'intento è quello di trovare fondi per concretizzare idee come la realizzazione di una cooperativa sociale. E' un'idea a cui l'associazione pensa da tempo ma che solo ora si sta gradualmente concretizzando grazie alla messa a disposizione di una casa fuori città da parte di un volontario dell'associazione. Un'abitazione che potrà ospitare alcuni senza dimora ai quali verrà insegnato a coltivare la terra per poi venderne i prodotti al mercato agricolo, ma dove si potranno anche realizzare manufatti artistici e prodotti dell'ingegno, trovando il modo di autogestirsi e sostentarsi. Questo lo spirito del progetto, come sottolineato anche dal fondatore dell'associazione Luigi Martusciello, che ricorda quanto sia importante pensare a chi vive avendo perso tutto per dare un aiuto che vada al di là del mero assistenzialismo, ma punti a pensare in prospettiva a una nuova opportunità di vita.

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