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Cronaca

Tasse: i parmigiani sborseranno 72,5 milioni per il disastro Ubaldi-Vignali

Lo comunica l'ex consigliere del Pd, Massimo Iotti, riferito al bilancio di previsione del 2012. Nel documento anche 11,4 milioni attesi dalle multe e 2,7 milioni di potenziali debiti fuori bilancio

“Per trovare nuove risorse per risanare i conti del Comune, il Commissario punta a raccogliere 72,5 milioni attraverso le imposte locali. Una cifra che dedico all’ex Sindaco Elvio Ubaldi, prossimo alla discesa in campo, al suo ex delfino Pietro Vignali e anche all’ex vicesindaco di entrambi, Paolo Buzzi, che continua a negare il dramma che Parma sta vivendo”.

Massimo Iotti, ex consigliere comunale del Pd, commenta così i dati relativi al bilancio di previsione 2012, estremamente preoccupato per le ripercussioni che a breve saranno palesi a tutti.

“Senza scomodare fantomatiche commissioni pubbliche, i dati sono tutti nero su bianco nel bilancio di previsione per il 2012, affetto da 2,7 milioni di potenziali debiti fuori bilancio (oltre ai 610 mila euro già riconosciuti dal Commissario) e fatto quadrare con 3,8 milioni di avanzo e una previsione di 11,4 milioni incassabili dalle multe – spiega Iotti. Una cifra molto difficile da incassare e punitiva per i parmigiani. Non sono previsioni. Sono numeri. Basta leggerli e avere l’onestà politica di accettarli senza raccontare altre frottole ai parmigiani”.

La realtà dei conti del solo Comune – delle partecipate l’ex consigliere si occuperà in un’altra, imminente, inchiesta – illustra che “i cittadini sono costretti a pagare i disastri amministrativi di 14 anni di centrodestra, cominciati con Ubaldi e culminati con il candidato che lui ha voluto sullo scranno dei Portici del Grano: Pietro Vignali. La mazzata che sta per abbattersi sui parmigiani – continua Iotti – è composta da Imu e addizionale Irpef, entrambe al massimo consentito. Misure che, insieme all’aumento delle rette e dei servizi, fanno mediamente 391,5 euro per parmigiano. Il che significa che alcune famiglie pagheranno nel 2012 un peso di almeno 1.500/2.000 euro. Voglio evidenziare che tasse e tariffe al massimo sono un chiaro indicatore di una situazione di dissesto finanziario”.

Iotti conclude ricordando che “con il massimo carico fiscale possibile, Parma riuscirà solo a pagare i debiti contratti dai sindaci Ubaldi-Vignali, cercando di risanare i conti malmessi (finalmente venuti a galla) del Comune. Tutto questo accade senza possa partire un solo servizio in più. Anzi, i cittadini devono sapere che la manovra comunale ha messo in conto tagli a risorse e personale, col rischio che il Comune perda di efficienza e qualità nei servizi erogati”.

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