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Cronaca Tizzano Val Parma

Tizzano, feriti nel cuore. "Stato dove sei?" Errani scrive a Letta

Restano Sauna e Capriglio i due punti più critici nella mappa delle frane del nostro territorio. Il presidente della Regione sollecita il premier. A Tizzano incontro tra le istituzioni e i cittadini

Restano Sauna e Capriglio i due punti più critici nella mappa delle frane del nostro territorio, un quadro del dissesto devastante sul quale purtroppo pende la spada di Damocle di previsioni meteo nuovamente non favorevoli per il prossimo fine settimana. Il lavoro della Provincia continua senza sosta, con l’impegno costante di tecnici e operatori dei Servizi Viabilità e Protezione civile coordinati dall’assessore Andrea Fellini.

STATO DI EMERGENZA: ERRANI SCRIVE A LETTA. Mesi di precipitazioni hanno determinato danni per oltre 116 milioni di euro per interventi di urgenza e di messa in sicurezza: un costo altissimo, e non solo in termini economici". Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, in una lettera al neo premier Enrico Letta. Errani sollecita un'azione del Governo "per il celere riconoscimento della dichiarazione di stato di emergenza, lo stanziamento di risorse indispensabili per l'assistenza alla popolazione colpita e la realizzazione degli interventi per il ritorno alla normalità, nonché il ripristino sul patrimonio edilizio privato e sulle attività produttive e agricole, oltre che per la definitiva messa in sicurezza". Per gli interventi più urgenti la Regione ha già messo a disposizione 1,8 milioni, di cui 418mila euro a favore dei Consorzi di Bonifica, dall'Assessorato all'Agricoltura.

A Sauna la stalla della famiglia Magnani, che fino a pochi giorni fa ospitava più di cento capi, non ha retto ai movimenti della terra e alla fine è caduta, e nel pomeriggio di ieri è stato demolito il portico pericolante già compromesso nei giorni scorsi. Diversi gli edifici sotto osservazione per l’allargarsi delle crepe. Intanto continua l'avanzamento della frana verso il Rio Lucconi, ma per ora non si è creato alcun invaso. Prosegue inoltre il monitoraggio sulla stalla di proprietà di Andrea Bianchi, già sotto osservazione, dove comunque non sono state evidenziate nuove criticità.

Per quanto riguarda Capriglio va segnalato un nuovo avanzamento del fronte di altri 50 metri circa verso valle. Ora la colata di fango è a circa 300 metri dal Ponte di Antria. Si sta predisponendo l'installazione di due torri faro in prossimità del ponte a partire da sabato 4 maggio, in modo che i volontari già attivati da giorni e gli operatori della Viabilità possano effettuare il monitoraggio anche notturno nei pressi del ponte stesso, ed è stato predisposto un intervento di rimozione di eventuali arbusti per riuscire a tenere aperta la “luce” del ponte in caso di necessità.

L'INCONTRO A TIZZANO. Intanto questa mattina anche la Provincia, con il vice presidente Pier Luigi Ferrari e l’assessore Ugo Danni, ha partecipato a Tizzano all’incontro sull’emergenza frane convocato dal Consorzio di Bonifica con il Comune, alla presenza di sindaci, prefetto, rappresentanti della Regione, parlamentari e rappresentanti di numerosi altri enti. “Ho ribadito che la Provincia è in campo a 360 gradi, a tutti i livelli, con un impegno che coinvolge diversi servizi e moltissime persone – ha detto Ferrari -. Tra le cose che stiamo facendo, ad esempio, va segnalata la predisposizione della variante di Boschetto, oltre al resto del lavoro di Viabilità e Protezione civile.

"Ho sottolineato però che la priorità assoluta ora è il decreto dello stato di emergenza da parte del governo, con due aspetti irrinunciabili: la garanzia di tempi brevi e il fatto di non avere impedimenti nella fase organizzativa. Nel frattempo noi stiamo completando il censimento dei danni alle attività produttive, per poterlo poi inviare alla Regione. Proprio lunedì prossimo in Comunità montana ci sarà un incontro ad hoc, e lì saremo in grado di fornire un quadro definitivo per poi procedere con l’invio in Regione, in modo che possa partire l’iter per l’attivazione della legge 102 e quindi del fondo per le emergenze”.

MAESTRI E PAGLIARI. Per i danni del maltempo "il pressing sull'Esecutivo non si ferma". Così il senatore Giorgio Pagliari e la deputata Patrizia Maestri del Pd hanno riferito - in una nota - dell'incontro con la famiglia Bocchi di Tizzano (Parma), in rappresentanza di tutte le famiglie che hanno visto i loro beni spazzati via dalle frane. All'incontro anche gli assessori provinciali Ugo Danni e Pierluigi Ferrari, con Daniela Torri, coordinatrice Pd della Montagna Est di Parma. "Per la ricostruzione - esortano Maestri e Pagliari - bisogna seguire il modello del dopo terremoto a Modena", quello utilizzato dalla Regione per la gestione del sisma dello scorso anno che portò, come primo provvedimento, al congelamento degli oneri tributari e fiscali per i soggetti colpiti dalla calamità. Poi i parlamentari hanno partecipato all'iniziativa organizzata a Tizzano dal Consorzio di Bonifica, confermando la loro "azione di pressing sul nuovo Governo, affinché si arrivi nei tempi più rapidi possibili al riconoscimento dello stato d'emergenza e dei relativi finanziamenti". "Occorre tenere alta l'attenzione", ha sottolineato Maestri, mentre Pagliari ha coinvolto i neo ministri Graziano Delrio (ottenendo la risposta: "Faremo tutto il possibile" per il riconoscimento dello stato di emergenza, nel rispetto delle prerogative del ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando) e Dario Franceschini. "Nei prossimi giorni - ha detto il senatore - compiremo un sopralluogo a Sauna".

DE MATTEIS. Il Sindaco di Corniglio De Matteis esprime grande vicinanza alle persone colpite dal dissesto e fa accorato appello allo Stato affinché si giunga al più presto alla dichiarazione dello Stato di emergenza. La situazione del Comune di Corniglio è attualmente difficilissima con il grave movimento in località Sauna e Signatico.

PAOLO GAZZOLO. "Insieme al Presidente sto rappresentando al nuovo Governo la necessità di una celere risposta alla richiesta di dichiarazione dello stato d'emergenza e la disponibilità a concorrere per costruire un piano nazionale di prevenzione e di adattamento ai cambiamenti climatici che dia voce anche ai bisogni della "montagna", che rappresenta una risorsa per l'intera Regione".

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