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Cronaca

"Parma al centro di un traffico di yacht: tra mafia russa e 'Ndrangheta"

Aemilia: nuovi inquietanti scenari coinvolgono la nostra città. Le rivelazioni del maresciallo Guido Costantino del Nucleo Operativo dei Carabinieri di Modena

La vicenda, che coinvolge cinque persone, tra le quali anche Michele Bolognino, considerato  dagli inquirenti il lungotenente a Parma del boss Nicolino Grande Aracri, tutte accusate di ricettazione, aggravata dal fatto che  avrebbe finanziato le organizzazioni criminali mafiose. Tutto nasce, secondo il racconto del maresciallo, nel 2012 da un debito di 100 mila euro che Sergio Bolognino, il fratello di Michele, aveva in seguito alla commercializzazione di uno yacht. Un affare che aveva creato tensione tra i cutresi e i gioiosani, clan presente a Torino. L'imbarazzo vebbe risolto con la vendita di un yacht di lusso, che avrebbe fruttato 3 milioni e 300 mila euro. Il ricavato sarebbe finito, secondo il racconto del carabiniere, nelle tasche del clan torinese. Poi, in seguito ad alcuni incontri a Parma, lo yacht sarebbe stato venduto alla malavita russa in un giro che si sarebbe concretizzato in Ucraina. 

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