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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Unicef e Giocamico insieme per donare due sorrisi con una Pigotta

Le Pigotte sono state donate ai pazienti dell'Azienza Ospedalieria-Universitaria di Parma nell'ambito del progetto "1 Pigotta per 2 sorrisi" promosso dal Comitato Provinciale dell'Unicef e l'Associazione Giocamico

Le Pigotte dell’Unicef arrivano nelle strutture pediatriche dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. Il Comitato provinciale di Parma ha donato ad ognuno dei piccoli pazienti ospiti della Clinica pediatrica la celebre bambola di pezza, realizzata a mano dalle volontarie locali.
Grazie al progetto “1 Pigotta per 2 sorrisi”, promosso dal Comitato provinciale di Parma dell’Unicef in collaborazione con l’Associazione Giocamico e sostenuta dai giocatori del Parma Calcio, sono stati numerosi i cittadini di Parma e provincia che  durante le festività natalizie, a fronte di un modesto contributo, hanno acquistato la bambola negli stand allestiti nelle piazze e nei centri commerciali.

La donazione in denaro è stata devoluta alla campagna “Vogliamo zero”, volta alla riduzione della mortalità infantile nei paesi in via di sviluppo, mentre la Pigotta è stata lasciata ai volontari perché fosse donata a un piccolo paziente ricoverato nelle strutture pediatriche dell’Ospedale Maggiore.
“I parmigiani – ha detto Eduardo Rossi, presidente del Comitato provinciale di Parma dell’UNICEF – hanno risposto con entusiasmo alla nostra raccolta fondi, accettando di accompagnare con un solo gesto generoso due bambini. Grazie anche a loro il nostro progetto “1 Pigotta per 2 sorrisi”, sarà avviato dall’Unicef in altre città”.

Nei reparti pediatrici dell’ospedale Maggiore gli operatori di Giocamico utilizzeranno parte delle Pigotte consegnate oggi per il “racconto-gioco” di simulazione che precede l’ingresso del bambino in sala operatoria: il fantastico viaggio nel mondo del pianeta S.O. (la sala operatoria) in cui si incontreranno i verdi alieni (i medici). Il coraggio con cui la Pigotta affronterà le prove, senza riportare danni, contribuirà a sedare ansia e paura e consentirà al bambino di accedere alla sala operatoria sereno. La bambola rimarrà poi con il bambino, come simbolo di una realtà condivisibile e superabile.

“Già utilizziamo due Pigotte, Giacomino e Lucilla – ha spiegato Cristina Premoli di Giocamico – Sono compagne amate dai bambini, che a volte le hanno volute vicine in sala operatoria. Ora, grazie all’Unicef, ognuno potrà conservare la propria bambola come ricordo dell’esperienza vissuta senza ansia”.

“Non dimentichiamo – ha sottolineato Giancarlo Izzi, direttore della struttura di Pediatria e oncoematologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma – che tra i diritti dei bambini c’è il gioco; per loro non solo passatempo, ma soprattutto rappresentazione della realtà e strumento per comprendere quanto accede”.
 

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