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materia, colore e forma

Espressione di sentimento in Barabaschi, Bottioni e Violi

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ParmaToday

L' associazione U.C.A.I. Sezione di Parma è lieta di presentare la mostra MATERIA, COLORE E FORME come espressione di sentimento in Claudio Barabaschi, Paolo Bottioni, Massimo Violi INAUGURAZIONE SABATO 14 OTTOBRE 2017 ALLE ORE 17 presso Galleria S. Andrea Via G. Cavestro 6, Parma Dal 14 al 26 ottobre 2017 Orari ad ingresso libero: da martedì a sabato 10-12 e 16-19; domenica 16-19; lunedì chiusura Continua la programmazione degli eventi artistici della stagione autunnale 2017 alla Galleria S. Andrea con la mostra a tre voci, stavolta tutte al maschile, dal titolo “Materia, colore e forme” che inaugura sabato 14 ottobre alle ore 17. Sono infatti lo scultore Claudio Barabaschi, ed i pittori Paolo Bottioni e Massimo Violi i protagonisti che ravviveranno lo spazio della ex chiesa sconsacrata attraverso un percorso espositivo caratterizzato da richiami visivi di forte intensità. Come spiega Annalisa Mombelli, che ne cura la presentazione, “ Colore, materia e forma, tre parole per esprimere con estrema sintesi le caratteristiche principali e più evidenti di questi tre artisti emiliani. Infatti questi tre elementi si intersecano, si nascondono e poi affiorano in un fil rouge di rimandi continui tra i dipinti e le sculture, seppur diversissimi nel risultato finale di ciascuno. Le sculture di C. Barabaschi sembrano prendere il volo, anche se i materiali sono freddi e pesanti, come il marmo ed il ferro. Si scompongono e ricompongono, sono solide e tangibili ed allo stesso tempo raffinate e all' apparenza fragili; in alcune il metallo è lavorato in lucidi effetti specchianti, in altre è lasciato grezzo, quasi ossidato, ma tutte si elevano in contorsioni o danze di movimento in un dinamismo pluridirezionale, oppure, giocando tra pieni e vuoti, creano grafismi evocativi di uno stile ed un pensiero orientale. Questo equilibrio di intersezioni di linee e di materia si ritrova nelle pennellate di M. Violi, anche se in un volume diverso, cioè quello bidimensionale della tela, attraverso un gioco di contrasto tra materiali “poveri” come juta, carta o cartone, nobilitati però attraverso il colore. In particolare c'è assonanza e richiamo cromatico tra le sculture di Barabaschi e i dipinti di Violi nelle dorature o in altre colature argentate che evocano i metalli. Nei dipinti di Violi, anche se materici, tutto è quasi intangibile, l'indefinitezza lascia spazio all'immaginazione dell'osservatore e lo stimola ad un'apertura verso un altro spazio. L'informale materico di M. Violi dialoga attraverso i toni caldi, rossi e gialli anche con le tele astratte di Bottioni. E' però la “materia colore” a predominare le campiture stese come fossero partiture musicali nei dipinti di P. Bottioni, attraverso assonanze cromatiche di paesaggi visti e vissuti, che diventano vive evocazioni. La sua astrazione, ispirata alle avanguardie del novecento italiano, è fatta di pennellate corpose e vigorose che creano incroci di linee e volumi attorno ad uno o più punti focali. Alla luce di ciò forse allora c'è un altro termine che ancora di più unisce questi tre artisti ed è libertà. Libertà di lasciarsi contaminare da suggestioni intime profonde permettendo di dare voce a questa interiorità personale in una scelta estetica mai forzata ma sentita”.

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