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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Bilancio, mancano i piani delle partecipate. Iotti: "Negligenze"

Senza i piani industriali delle partecipate il bilancio non si può fare -sottolinea il consigliere del Pd. "La giunta si rimangia anche le ultime promesse, la consegna era prevista per il 18 dicembrer, ma ancora nulla"

Bilancio previsionale 2013. Dopo lo slittamento al nuovo anno il consigliere Massimo Iotti del Pd torna alla carica e denuncia la mancata presentazione dei piani industriali della società partecipate del Comune di Parma. Senza i piani delle partecipate -sottolinea Iotti- il bilancio non si può fare.

"Dopo la figuraccia rimediata sul rinvio del bilancio comunale di previsione 2013  -scrive Massimo Iotti- per omissioni e negligenze palesi ed accertate sul deposito dei piani industriali delle società partecipate, la Giunta grillina si rimangia anche le ultime promesse. Doveva essere venerdi 14 il giorno della consegna, poi slittato a lunedi 17 poi forse martedi 18, ad oggi ancora nulla.

Senza piani e budget 2013 delle società del Comune di Parma il bilancio non si fa. Su questo i Revisori sono categorici, così come sono chiari i regolamenti vigenti, anche a detta della Segretaria Generale: stando così le cose anche la data del 18 gennaio prossimo diventa priva di certezze. I revisori hanno 15 giorni di tempo per esprimere il parere dopo il deposito dei bilanci, e non credo comprendano Natale e Capodanno, altri 10 successivi da regolamento contabilità decorrono per i consiglieri comunali che devono approvare.

Ritardi e difficoltà della Giunta, dove sicuramente il nodo è STT, stanno mettendo in difficoltà la programmazione comunale: ad oggi regna solo la confusione e le promesse mancate, di fronte a situazioni incerte, non risolte, o dimenticate come il Centro Agro-alimentare. L’opposizione del PD non ci sta al progressivo declino del Comune di Parma: chiediamo sin d’ora una dettagliata relazione firmata dai dirigenti responsabili su tutto lo stato economico-finanziario del Comune, partecipate comprese, con la garanzia che gli impegni siano effettivamente coperti e sostenibili.

Altrimenti si proceda a riconoscere che i conti non tornano. Non si può chiedere ai cittadini di Parma di continuare a pagare le imposte più alte d'Italia e vedere al contempo un Comune con le casse vuote. Paghi il conto chi ha prodotto il disastro, vengano fuori verità e responsabilità".

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