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Mercato oculato, ma manca un centrocampista: ecco il Parma che punterà alla Serie A

Pochi ritocchi, mantenuta l'ossatura e gioielli in vetrina: questa squadra convince già

L'ultimo colpo in entrata è stato quello di Gian Luca Di Chiara. Niente centrocampista, come avrebbe voluto Fabio Pecchia che aveva chiesto anche un difensore per risolvere più che altro problemi numerici. Al tecnico, per sua stessa ammissione, piace avere due calciatori per ruolo. Un ragionamento simile era stato fatto anche per il centrocampista: dopo l'infortunio di Camara e l'uscita di Juric, spinto al Valladolid da Pecchia, l'allenatore si aspettava l'ingresso in reparto di un altro calciatore. Ma non è stato così. La società ha deciso di mollare tre giorni fa la pista che portava a Santoro del Perugia, preferendo aspettare il rientro di Drissa a pieno regime. Questione di poco tempo, dovremmo essere vicini alla completa guarigione. Intanto si continua a lavorare per risolvere il contratto di Roberto Inglese.  

Il Parma ha deciso di continuare la strada intrapresa lo scorso anno, ha resistito alle numerose richieste di diversi club per i suoi giovani (ultima quella del Sassuolo per Simon Sohm: non convinceva la formula) senza stravolgere la rosa costruita ormai un paio di stagioni fa. È stata una rivoluzione graduale, partita qualche anno fa: da un lato il progetto sportivo naufragava tra aspettative e sogni, dall'altro crescevano giovani di belle speranze, all'ombra delle loro indubbie qualità tecniche. Intanto si procedeva a puntellarla in ogni reparto. Quest'anno in difesa è arrivato Gian Luca Di Chiara, il terzino sinistro che serviva a Fabio Pecchia. Un profilo che conosce già le insidie della Serie B e che sa calarsi in un gruppo abbastanza rodato.

Requisiti fondamentali per l'allenatore di Formia che ha chiesto e ottenuto le conferme di Ansaldi (al quale è stato fatto un altro anno di contratto) in veste di leader dello spogliatoio dopo le partenze di Buffon e Vazquez, ed Hernani. Il brasiliano torna alla base dopo due anni di 'confino'. Pecchia, a dire il vero, lo avrebbe voluto anche l'anno scorso ma non c'è stato margine. Le sue indicazioni sono state rispettate anche nella richiesta dell'esterno d'attacco. Niente più scommesse o giovani profili da allevare, solo certezze: Anthony Partipilo porta in dote 16 gol e 19 assist nelle ultime due stagioni. Non male, il suo apporto servirà tantissimo, come quello del talentino sloveno Tjas Begič che ha cominciato alla grande. Rapido, arriva sul fondo, salta l'uomo e mette la palla in mezzo: negli schemi di Pecchia sono tutti aspetti fondamentali mancati in questi anni ai romeni Man e Mihaila, costati in due 25 milioni di euro o poco più. Abbasso le spese pazze, in alto gli investimenti mirati su giovani e usato sicuro, vedi Antonio Čolak. Sul croato c'è il grande punto interrogativo della condizione fisica: non era l'attaccante chiesto da Pecchia ai nastri di partenza ma le caratteristiche sono quelle che gli servono. C'è bisogno di lui. Per vincere il campionato. 

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