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Il Parma evita la sconfitta e si tiene il primo posto

Con la Samp finisce 1-1. Segna Circati a 9 minuti dalla fine, rispondendo a Pedrola che nel primo tempo aveva bruciato Chichizola. Partita che sembrava stregata, ma alla fine la resistenza di Pirlo è crollata

Il Parma conserva il primato solitario senza brillare ed evita una sconfitta che, francamente, sarebbe stato troppo. Finisce 1-1 la partita con la Samp, passata in vantaggio grazie al gol di Pedrola nel primo tempo. La resistenza di Pirlo, che era uno degli ultimi eroi della terra di mezzo quando era in attività, viene presa a picconate da Pecchia ma cede solo a nove minuti dalla fine. Un colpo di testa di Circati indirizza la palla nell’angolino senza lasciare scampo a Stankovic che, fino a li, le aveva prese quasi tutte. Alla fine il Parma finirà per aver tirato in porta dodici volte, sette nello specchio. Tre volte fuori, quattro di testa. Ma un punto, dirà Pecchia, è sempre meglio di zero. E allora avanti di corsa mercoledì, con il Bari che aspetta il rilancio dopo l'umiliazione che il Parma gli ha riservato in Coppa Italia ad agosto. 

È complicato replicare sul campo lo spettacolo che i 18mila del Tardini regalano sugli spalti, ma Pecchia più della Samp meriterebbe un premio dopo mezzora di partita. Ma non sempre il calcio ti dà quello che meriti. Si va all’intervallo con il Parma sotto dopo  aver tirato 10 volte, costruendo almeno tre occasioni nitide contro l’unica che la Samp ha capitalizzato. Il gol che ha mandato nello spogliatoio i crociati sotto lo ha segnato Pedrola e nasce da un’azione manovrata della Samp avviata grazie anche a un rimpallo che ha sfavorito Benek. Da li una serie di scalate venute male hanno portato Borini a puntare la retroguardia del Parma con Coulibaly che ha stretto troppo lasciando libero di ricevere e, quindi, calciare, Pedrola. Pirlo esulta e poi alza il bunker che nessuno riesce a sfondare. Sfortunato Benek quando si vede negare il gol da Stankovic che poi doma anche un colpo di testa facile di Circati. La mole di gioco del Parma produce diverse occasioni che però la squadra di Pecchia non capitalizza. Coulibaly cerca di farsi perdonare ma non riesce a indirizzare il suo colpo di testa in porta. Eppure era a due passi. Lo stesso capita a Sohm quando calcia indisturbato con lo specchio libero ma colpisce male ciabattando.  Ai punti, i crociati meriterebbero il pari e anche qualcosa in più. La Samp è tutta rintanata nella propria metà campo, stringe i denti e soffre senza riuscire a ripartire come vorrebbe. Pirlo, in camicia, cerca di tenere a galla la nave che comincia a imbarcare. E deve ringraziare Pedrola, l’unico capace di qualche guizzo, se ogni tanto i suoi mettono fuori il naso per respirare. 

Il Parma, che ha deciso di rinunciare a Delprato ed Estevez, lasciandoli in panchina per l’intera durata del match, continua il suo forcing e al 71’ Partipilo lanciato in porta si fa ipnotizzare da Stankovic. Prima, Borini ha sciupato un contropiede che sarebbe stato troppo severo, sinceramente, per i crociati. Che si allungano un po’, complici stanchezza e nervosismo per lo sforzo profuso che non ha portato al pari. Che arriva però a nove minuti dalla fine: cross di Ansaldi, colpo di testa di Circati che stavolta insacca all’angolino senza lasciare scampo a Stankovic. È un gol che libera l’urlo del Tardini, alla fine soddisfatto del punto che consente ai crociati di mantenere la distanza di due punti dal Venezia e tre dal Modena.

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