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Il Parma sbatte sull'Ascoli: un punto in rimonta, Venezia a distanza di sicurezza

La squadra di Pecchia frena: 1-1 contro Castori. A Botteghin risponde Delprato in una gara tosta contro una squadra manifesto delle difficoltà della Serie B. Alla fine i crociati lamentano un rigore per tocco di mano di Di Tacchio

L'anno del Parma comincia con un pareggio in rimonta. L'1-1 con l'Ascoli ridà fiato al Venezia che accorcia e si porta a -4. Il gol di Delprato non toglie le certezze di una squadra che sbatte su Viviano e sulla traversa colta da Man al 95', ma annuncia che sarà una battaglia vera da qui alla fine del campionato. Il Parma, amnche per colpa dell'Ascoli, è stato un po' più lento del solito nel giro palla, merito anche di Castori che ha serrato i ranghi ed è pure passato in vantaggio con un gol pazzesco di Botteghin prima di tirare in barca i remi e lasciarli lì per tutta la gara. Finirà con i ragazzi di Pecchia in pressione: 19 tiri a 9 per il Parma, che allunga la sua striscia di imbattibilità in casa a 16 partite (10 vittorie e 6 pareggi). D'Aversa (con 17) è lì a un passo. 

sceglie di mandare in panchina Bonny, fresco di rinnovo. È la seconda esclusione consecutiva tra Brescia e Ascoli per il francese che lascia il posto a Benedyczak. Suo il ruolo di punta centrale. Il polacco, che non segna su azione da 109 giorni, è stretto tra Man e Mihaila e supportato da Bernabé, motore di un Parma che prova a partire subito forte contro un Ascoli organizzato, con due linee compatte dietro a quella della palla. C’è grande densità in mezzo al campo, Di Tacchio e Giovane cingono lo spagnolo ex Barcellona e City costringendolo a giocare rapidamente il pallone. Nonché gli dispiaccia o non lo sappia fare, ma non sempre c'è margine per assistere le falcate degli esterni. Al 7’ però si apre una breccia: su un’incursione di Mihaila partito forte, Adrian non trova per poco l’appuntamento con il primo gol dell’anno.

Senza strabordare, il Parma governa il gioco (chiuderà il primo tempo con 13 tiri, due nello specchio), proprio per ribadire di voler riprendere il filo con vigoria per condurlo fuori da questo insidioso labirinto che è la Serie B. Castori si è blindato con un 5-3-2 nel tentativo di tenere bassi gli esterni di Pecchia, costringendoli a giocare in poco spazio davanti alla loro visuale. Ma quando lo trovano, giocando di sponda con il terzo uomo, sono guai per Botteghin e compagnia. Al 24' Man ha un’autostrada davanti e se la prende con convinzione lasciando indietro Quaranta. Il rumeno alza la testa e vede Benek libero in una buona posizione. Tiro di sinistro fuori. Peccato, una buonissima occasione cestinata dall’attaccante, il cui ultimo gol risale al rigore contro il Lecco (12 novembre).  C'è da dire che l’Ascoli sbanda solo quando viene preso alle spalle, per il resto il gioco di Castori è chiaro: limitare le fonti avversarie, sporcare le linee di passaggio e provare a ripartire. E tocca a Giovane, che fino ad ora si era speso per distruggere il gioco del Parma, spaventare Chichizola. Balogh salva un tiro a botta sicura dopo un’azione partita in fuorigioco. In fuorigioco, purtroppo per lui, ci è finito anche Benedyczak, al di là della linea quando Man ha calciato su Viviano al termine di un’azione solitaria che resta l’episodio più bello di un primo tempo noioso. 

Pecchia corre ai ripari e al 46' catechizza Di Chiara e Bonny. Il francese va a giocare sulla trequarti, Benek vira sull'esterno dove ha sempre fatto le cose migliori e Mihaila passa a fare il falso nove alternandosi con il numero 13 negli spazi, con l'intento di muovere la palla nello stretto. Ma il jolly della domenica lo pesca Botteghin. Dal nulla: spiovente in area di rigore, palla sporcata e raccolta dal difensore in posizione defilata. Destro di quelli che trovi una volta nella vita, palla all'incrocio. Pecchia riequilibra il suo scacchiere richiamando in panchina uno spento Benek per Cyprien e Mihaila per Partipilo. Il francese va con Estevez sulla mediana, Bernabé torna a lavorare sulla trequarti con Bonny davanti a fare a sportellate. Il gol arriva e lo segna Delprato al termine di un'azione splendida del numero dieci, avvicinato alla porta e più pericoloso. L'assist spinto in gol dal capitano è delizioso. Adrian cresce alla distanza e sfiora il gol su punizione. Ma Viviano resiste. Non resiste Bellusci che, dopo un'entrataccia su Cyprien, lascia il campo qualche minuto prima della fine della partita. Il rosso è sacrosanto. Partipilo sfiora il colpo su punizione, ma trova un ottimo Viviano. E dove non arriva lui, ci pensa la traversa colpita da Man con un colpo di testa al 95'. Sulla ribattuta Di Tacchio tocca con mano dopo aver deviato il pallone con il piede, per l'arbitro non è rigore. 

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