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Cronaca Golese / Strada Baganzola

Giallo di Baganzola: primi risultati, ferite compatibili con una caduta

Non si esclude comunque l'ipotesi dell'omicidio: a breve i risultati degli esami autoptici

Le ferite presenti sul corpo del cadavere ritrovato a Baganzola in un canale di scolo nel pomeriggio di venerdì 17 febbraio, sono compatibili con una caduta accidentale ma non si esclude, per ora, nemmeno l'ipotesi dell'omicidio. Sono questi i primi risultati in seguito all'autopsia effettuata sul cadavere che non è ancora stato identificato.

I risultati definitivi dell'autopsia che è stata effettuata nei giorni seguenti al ritrovamento arriveranno a breve ma secondo le prime informazioni le fratture presenti sul corpo sarebbero compatibili con una caduta dovuto ad un evento accidentale e non ad un'aggressione violenta. 

La pista dell'omicidio, quindi, sfuma sempre di più con il passare dei giorni, anche se non si esclude ancora definitivamente questa ipotesi. 

Il cadavere infatti, come evidenziato dalla polizia scientifica poco dopo il ritrovamento, riportava alcune ossa rotte all'altezza del bacino.

La Scientifica sul luogo del ritrovamento-2

Gli approfondimenti effettuati sul posto e i primi rilievi degli esami autoptici infatti sembrerebbero direzionare le indagini verso l'ipotesi di un incidente o di un gesto volontario, anche se non si esclude, al momento, la pista del crimine violento.

I risultati degli esami tossicologici individueranno anche eventuali tracce di droga e alcol nel corpo: nei prossimi giorni ci saranno maggiori dettagli. Vicino al cadavere, ricordiamo, non sono stati trovati documenti di identità, una situazione che rende difficile l'identificazione così come il fatto che il corpo era in uno stato di decomposizione.

Anche l'incrocio con i dati delle persone scomparse non sembra aver dato, almeno fino ad ora, nessun riscontro significativo.

Il ritrovamento da parte dell'autista della ditta di autospurgo 

"Stavo lavorando in zona per scaricare i rifiuti alimentari di alcune aziende in quest'area. Ad un certo punto mi sono allontanato dal depuratore (che si trova proprio di fianco al canale) e mi sono sporto lungo l'argine. Ho visto quella che sembrava una mano spuntare da un cumulo di rifiuti e ho cercato di avvicinarmi, sempre lungo l'argine, per vedere meglio. In effetti si trattava di un cadavere: ho chiamato subito la polizia e poi ho aspettato che arrivassero i poliziotti". 

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