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Cronaca Lubiana / Via Giuditta Sidoli

Polo Sanitario Lubiana, stasera la Commissione: domani l'incontro con i cittadini

Intanto tornano le critiche al progetto che l'amministrazione Pizzarotti ha deciso di portare a termine in una delle ultime aree agricole del quartiere. Sel: "Perchè non farlo nell'area ex-militare a pochi passi da lì?"

Polo Socio Sanitario al quartiere Lubiana. L'amministrazione comunale organizza domani, giovedì 25 luglio 2013 alle ore 20 presso il circolo Arci in via Taddeo Ugoleto, un incontro per presentare il progetto ai cittadini. Saranno presenti l'assessore al Welfare Laura Rossi, l'assessore ai Lavori Pubblici Michele Alinovi, il direttore dell'Ausl Massimo Fabi e il direttore di distretto Giuseppina Ciotti. Sul Polo Socio Sanitario Lubiana, che verrà costruito su una delle ultime aree agricole rimaste nel quartiere in via Sidoli le critiche non si sono risparmiate. Dopo che l'attuale amministrazione a 5 Stelle ha deciso di portare avanti il progetto alcuni cittadini hanno promosso una prima protesta con tanto di striscione e volantini proprio in via Sidoli. Legambiente ha comunicato la sua opposizione al progetto, proponendo  come luogo alternativo un'area abbandonata in via Cicerone. Ma l'amministrazione non ha mai risposto. Oggi il circolo provinciale di Sel è tornato a criticare aspramente l'opera. 

"Spiace dover tornare su un giudizio già da noi espresso in altre occasioni -scrive Federica Barbacini, segretaria provinciale di Sel- questa amministrazione, nell'incapacità di intervenire sulle scelte, in mancanza di un progetto globale, va in pericolosa continuità con la precedente Giunta Vignali, allontanandosi sempre più dai proclami fatti in campagna elettorale, essenzialmente fondati sull'ambientalismo come colonna portante di ogni scelta amministrativa. 

Sotto la lente oggi c'è la decisione di costruire il nuovo polo Sanitario “Lubiana”, opera sicuramente utile, anche per la riqualificazione del quartiere, ma da realizzarsi in un'area agricola che da respiro ad una lottizzazione che soffoca nel cemento, grazie a una disgraziata urbanizzazione che ha radici lontane, ma che i parmigiani ricorderanno a quali polemiche, oltre a scandali, ha portato all'epoca dei fatti. Sinistra ecologia e Libertà ritiene la decisione affrettata ed incomprensibile, dal momento che sempre in zona potevano essere valutate altre soluzioni, in primis parte dell'area ex-militare, ora dismessa e già privatamente e “profumatamente” urbanizzata e lottizzata, peraltro distante poche centinaia di metri.

Visto l'immobilismo che contraddistingue l'attuale Giunta Pizzarotti, si poteva, a nostro giudizio, concedersi un ulteriore lasso di tempo per valutare altre soluzioni, perchè quando si tratta di interventi urbanistici, il peso, e non parliamo solo di quello economico, ma anche e soprattutto di quello sociale, ricade sui cittadini e sulle generazioni future alle quali si dovrebbe consegnare una città a misura, dove si possa ancora aprire le finestre ed incontrare spazi verdi e non cemento su cemento. In sostanza lo slogan: “Stop alla cementificazione” di grillina memoria che fine ha fatto". 
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