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Cronaca

Alessandra Ollari, otto mesi di giallo: dalla scomparsa in via Marzabotto al ritrovamento del cadavere in via Sidoli

Dal 29 giugno, giorno della denuncia di scomparsa del compagno Ermete Piroli al 23 febbraio, data dell'identificazione del corpo trovato in avanzato stato di decomposizione

"La compagna di mio fratello è scomparsa. È uscita di casa giovedì pomeriggio scorso, 29 giugno, con l'intento di andare a fare spesa all'Esselunga di Via Emilia Est, zona San Lazzaro  e non ha più fatto ritorno a casa. Si chiama Alessandra Ollari. È una donna di 53 anni, autonoma e indipendente, ma che soffre da mesi di depressione". Iniziava così, il 4 luglio, il post di Gloria Piroli, sorella di Ermete Piroli, compagno di Alessandra. E' la prima volta che sentiamo il nome di Alessandra Ollari. Da quel giorno la sua storia diventerà un vero e proprio giallo, ancora irrisolto. 

A quattro mesi dalla scomparsa Chi l'ha visto si occupa del caso 

Con il passare dei giorni e con Alessandra che non si trova, il mistero si fa sempre più fitto. Che fine ha fatto la donna di 53 anni che, secondo il compagno e la sorella, sarebbe uscita per fare la spesa quel giorno e non avrebbe poi più fatto ritorno a casa?

Dopo quattro mesi dalla scomparsa, il 4 ottobre, la trasmissione Chi l'ha visto si occupa per la prima volta della storia di Alessandra. Nella trasmissione dell'11 ottobre i primi dubbi sulla storia raccontata dal compagno iniziano ad emergere, proprio dalla trasmissione di Raitre 

Alessandra era un fantasma già mesi prima della scomparsa 

Il compagno Ermete è stato protagonista di una segnalazione da parte di una coppia di sorelle telespettatrici della trasmissione che ha gettato delle ombre sul suo passato. L’accusa è quella di essere un uomo predatore di donne fragili, accuse da cui l’uomo si difende, ma è poi uscita anche una condanna a un anno per una molestia a una donna disabile che l’uomo ha definito “Errore giudiziario”.

La donna sembrava un fantasma già da mesi. Amici, parenti, persino un’affittuaria non la vedevano né sentivano più ormai da molto tempo. Una parrucchiera che ha il negozio in affitto in un locale di Alessandra ha raccontato di averla sentita l’ultima volta nel maggio del 2022, da quel momento in poi non le ha più risposto né alle telefonate né ai messaggi. Non va meglio interrogando, come fa Chiara Cazzaniga  gli abitanti del suo quartiere, i proprietari delle piccole botteghe di quartiere. Tutti dicono di conoscere Ermente, Alessandra invece mai vista. Ma quindi la donna è davvero scomparsa solo a giugno scorso? E nei mesi precedenti, in un anno intero non era mai uscita di casa?

Il punto in cui è stato trovato il cadavere-2

Dall'ipotesi dell'allontanamento volontario a quella dell'omicidio 

Nel mese di ottobre la prima svolta nelle indagini sulla scompara di Alessandra. La Procura della Repubblica di Parma apre un fascicolo con l'ipotesi di reato di omicidio volontario. Gli inquirenti passano quindi dall'ipotesi dell'allontanamento volontario a quella dell'omicidio. L'ipotesi di reato è contro ignoti e continua ad esserlo fino ad oggi. 

Il ritrovamento del cadavere in via Sidoli e l'identificazione 

Nel tardo pomeriggio del 2 febbraio, verso le ore 18 un cittadino, che si trovava in una piccola area verde a pochi metri dalle case in via Sidoli, ha ritrovato un cadavere. Era in avanzato stato di decomposizione, tanto da renderlo irriconoscibile. La polizia ha avviato da subito tutti gli accertamenti ma quel corpo, che probabilmente era stato sotterrato, è rimasto senza nome per settimane. Con il passare dei giorni l'ipotesi che si trattasse del cadavere di Alessandra Ollari si faceva sempre più concreta. Poi il 23 febbraio arriva la svolta con la conferma. Quel cadavere un decomposizione appartiene alla donna scomparsa. Il riconoscimento è avvenuto tramite alcuni vestiti e oggetti personali. 

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