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LE OPINIONI

Christian Donelli

Giornalista ParmaToday

Quel ponte abbandonato dalla politica: con 25 milioni di euro (andati in fumo) avremmo potuto dare un alloggio a più di mille famiglie

Perchè il progetto commissionato dal Comune di Parma è stato messo da parte? Aveva dei problemi strutturali, tecnici o non rispondeva alle esigenze di chi l'ha richiesto? Queste domande rimangono ancora senza risposte

Lo abbiamo rivelato in anteprima su Parmatoday. Il ponte Nord avrebbe potuto trasformarsi in un centro d'eccellenza nazionale, ospitando la sede dell'Autorità Distrettuale di bacino del fiume Po, attraverso un progetto - commissionato dal Comune di Parma all'architetto Bontempi - e poi rimasto nascosto in qualche cassetto impolverato per ben tre anni. Di quel progetto nessuno ne ha più parlato ed anche ora - dopo che è stato reso pubblico - non abbiamo per il momento registrato nessuna presa di posizione politica che vada in quella direzione. Perchè è stato messo da parte? Il progetto aveva dei problemi strutturali, tecnici o non rispondeva alle esigenze di chi l'ha commissionato? Queste domande rimangono ancora senza una risposta chiara. La politica di ogni colore, dal centrodestra al centrosinistra fino al Movimento Cinque Stelle, ha abbandonato il Ponte Nord e di conseguenza i cittadini, a cui non resta che chiedersi il perchè di tanti sprechi. 

Una cattedrale nel deserto da 4 mila metri quadrati abbandonata da undici anni 

Si, anche noi abbiamo la nostra cattedrale nel deserto. Ed è un ponte con una superficie complessiva di quasi 4 mila metri quadrati e 160 metri di lunghezza, costato 39 milioni di euro, di cui 25 milioni di soldi pubblici, arrivati a Parma per la sede dell'Efsa, l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare. Sono stati spesi tutti quei soldi per una struttura senza riscaldamento, elettricità ed attacchi per l'acqua. Inoltre alcune delle uscite di sicurezza non sono a norma, come stabilito in alcune relazioni dei vigili del fuoco. Sono undici anni che la struttura si trova in uno stato di abbandono ed ormai è diventata rifugio di senzatetto (che non hanno alternative) e luogo di degrado come capita in ogni area non curata e dimenticata. 

Ponte Nord, il progetto-2-2

Con i 25 milioni di euro del ponte Nord alloggio dignitoso garantito a mille famiglie in emergenza abitativa 

Ora provate a pensare a cosa un'Amministrazione Comunale o un altro Ente pubblico potrebbe fare con 25 milioni di euro. Se con 9 milioni di euro, stanziati dalla Regione Emilia-Romagna, sarà possibile riqualificare 182 alloggi di edilizia popolare tra Parma, Montechiarugolo, Roccabianca, Fidenza e Salsomaggiore lasciamo a voi i calcoli. Con 25 milioni se ne potrebbero riqualificare più del triplo sul territorio provinciale. E ciò vorrebbe dire poter mettere a disposizione questi alloggi per le tante famiglie e persone che si trovano in difficoltà abitative, una delle emergenze permanenti del nostro territorio.

Nell'ultimo bando per l'edilizia popolare 1864 domande: 380 alloggi popolari vuoti e inutilizzabili 

Nell'ultimo bando per l'edilizia popolare del 2020 le domande sono state 1864 mentre gli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica vuoti e non utilizzabili nel comune di Parma, secondo i dati diffusi da Acer, sono 380. Con l'investimento di poco più di 5 milioni di euro (5 milioni e 250 mila euro), un quinto dell'importo speso per il Ponte Nord, il Comune di Parma ha in progetto di riqualificare entro il 31 dicembre del 2023 circa 300 alloggi. Dopo la riqualificazione gli alloggi verranno assegnati alle famiglie in difficoltà, seguendo la graduatoria stabilita dal bando di Edilizia Residenziale Pubblica. Con i 25 milioni di fondi pubblici quindi il Comune di Parma avrebbe potuto sistemare e rendere disponibili più di mille alloggi per altrettante famiglie in emergenza abitativa. Pensiamoci ogni volta che ci capita di passare lungo via Europa di fianco al grande 'mostro' di vetro e cemento. 

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