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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Caso Verrusio, Bazzoni: "Non risposta dalla Saliera. Non vuole urtare i 5 Stelle?"

Il Presidente del Gruppo Pdl in Regione Gianguido Bazzoni commenta la risposta di Simonetta Saliera alla sua interrogazione: "Non c'è traccia di quella inflessibilità sulle questioni di legalità di cui la sinistra si fa portabandiera"

“La risposta della Vice Presidente della Regione Emilia-Romagna alla mia interrogazione sulle eventuali violazioni di norme regionali nel caso del trasporto della comandante della Polizia Municipale di Parma dalla Stazione ferroviaria della città ducale alla sede di lavoro con auto di servizio e con agenti in servizio non in uniforme come autisti non è per nulla soddisfacente. Direi anzi che è una non risposta e sembra quasi che la Giunta regionale di sinistra dell’Emilia-Romagna cerchi di non urtare un’amministrazione, quella comunale di Parma, pur essendo quest’ultima di diverso colore politico in quanto 5 Stelle.

VERRUSIO: INTERROGAZIONE DI BAZZONI

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La Regione Emilia-Romagna è peraltro storicamente considerata dalla sinistra una Regione laboratorio in cui tale area politica ha sperimentato nuove soluzioni da proporre in un secondo momento sul piano nazionale. Non potrebbe pertanto celare questa non risposta un avvicinamento emiliano tra PD e grillini o comunque una parte di essi in funzione di un’imminente alleanza a livello nazionale?” Con queste parole il Presidente del Gruppo Popolo della Libertà in Regione Emilia-Romagna Gianguido Bazzoni ha commentato la rispopsta alla sua interrogazione sul caso Verrusio da parte della Vice Presidente della Regione Simonetta Saliera.

“La Vice Presidente Saliera non mi risponde – ha proseguito Bazzoni scendendo nel dettaglio delle affermazioni della vice di Vasco Errani - in primo luogo, perché dice che delle auto acquistate con fondi regionali, la Regione conosce solo i numeri di telaio: sarebbe stato sicuramente più esauriente e corretto, ai fini di una seria indagine sul rispetto delle norme regionali e degli accordi sottoscritti tra i due enti, che la Giunta regionale si fosse informata presso il Comune di Parma se tra le auto con detti numeri di telaio risultanti nelle fatture ci fossero quelle con le targhe individuate nelle fotografie rese pubbliche e utilizzate per accompagnare la comandante.

IL PCL UN MESE DOPO: 'OMERTA' A 5 STELLE' 

"Sul rilievo che negli accordi era previsto solo l’uso principale dei veicoli, mi chiedo se alla Regione Emilia-Romagna interessi sapere che i soldi da essa investiti siano utilizzati non tanto in regolari operazioni secondarie ma in operazioni di dubbia regolarità. Infine, sulla questione uniformi il Regolamento del Comune di Parma in armonia con la legge regionale 24/2003 è chiarissimo nello stabilire che gli agenti possano svolgere le loro funzioni di servizio in abiti civili solo quando vi sono particolari esigenze funzionali e previa autorizzazione del Comandante.

VERRUSIO: IL PRIMO SCANDALO DI UN SINDACO A 5 STELLE

"Credo che, da parte della Giunta regionale, invece che riaffermare la peraltro risaputa conformità del regolamento comunale rispetto alle leggi nazionali e regionali, sarebbe stato più opportuno informarsi se vi sono queste particolari esigenze funzionali nel trasportare la comandante dalla stazione ferroviaria al posto di lavoro e se la stessa aveva formalmente firmato un ordine di servizio per consentire agli agenti così impiegati di non indossare l’uniforme. Mi sembra pertanto di poter tranquillamente dire che anche in questa circostanza non c’è traccia di quella inflessibilità sulle questioni di legalità di cui la sinistra si fa portabandiera quando serve a eliminare avversari scomodi”. 

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