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Cronaca Fidenza

Maxi rogo a Fidenza: 10 milioni di danni. Tra le cause si valuta l'ipotesi accidentale

Le indagini: a distruggere la Monteplast forse un incidente, vista la presenza dei materiali all'interno dell'azienda

Monteplast di Fidenza, due giorni dopo. A 48 ore dal maxi rogo che ha distrutto l'azienda nel quartiere La Bionda a Fidenza, adesso è l'ora della conta dei danni. Ammonterebbero, secondo le prime stiume, a 10 milioni di euro. Una somma enorme, bruciata insieme ai materiali presenti all'interno dell'azienda. L'attenzione adesso si è anche spostata sulle cause: anche in questo caso, stando alle prime indagini, sembra che l'incendio sia divampato per cause accidentali, quindi un incidente, vista la presenza appunto dei materiali all'interno della Monteplast.

Tutto questo mentre una nuova ordinanza emessa ieri sera ha di fatto prorogato le misure già presenti, confermando peraltro la regolare apertura delle scuole.

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Sulla base dei primi riscontri analitici di Arpae – ottenuti con misurazione istantanee dei composti organici volatili, effettuate nel corso dell'evento e nella giornata di oggi, 28 maggio –, sentito il parere favorevole di Ausl Parma e in accordo con la Prefettura di Parma, è stata infatti presa la decisione di riprendere le attività, con la raccomandazione di continuare ad osservare alcune delle misure di sicurezza già in essere in tutto il territorio ed in particolare nella fascia che ricade nel raggio di 1,5 chilometri dalla zona del rogo: lasciare in casa gli animali domestici (cani, gatti ecc.) L; non usare foraggi e cereali destinati agli animali; non praticare attività sportiva all’aperto; limitare la permanenza in spazi aperti se non per ragioni strettamente necessarie; non consumare i prodotti coltivati nell'area individuata (ad es. negli orti), da parte dei soggetti più a rischio come bambini, donne in gravidanza e in allattamento. 

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Al di fuori dei soggetti citati, è consentito il consumo di prodotti alimentari coltivati solo dopo accurato lavaggio con acqua, associato a strofinazione delle superfici e, ove possibile, alla rimozione del rivestimento superficiale mediante spellatura o sbucciatura.

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