rotate-mobile
Cronaca Lubiana / Via Emilio Lepido

Fiamme altissime, nube nera, traffico in tilt e clienti in lacrime in fuga dai negozi: il racconto in diretta del rogo di via Emilio Lepido

Il grosso incendio avrebbe potuto trasformarsi in tragedia: l'edificio, completamente distrutto dalle fiamme, è frequentato a tutte le ore del giorno. Il lavoro del personale dei negozi, che hanno fatto uscire tutti aprendo le porte, quello dei soccorritori e delle forze dell'ordine ha evitato il peggio

Il rogo del negozio cinese di via Emilio Lepido poteva essere una tragedia ma fortunatamente nessuno è rimasto ferito seriamente. Happy Home e Bimbo Store - distrutti dalle fiamme nel pomeriggio del 27 aprile - sono luoghi molto frequentati, a tutte le ore del giorno. All'interno negozio di articoli per bambini ci sono spesso famiglie e in particolare mamme impegnate nell'acquisto di abbigliamento per i propri figli piccoli. Fortunatamente tutti i lavoratori e i clienti sono usciti dall'edificio prima che le lingue di fuoco avvolgessero e distruggessero completamente l'edificio. Alla fine della giornata cinque persone sono rimaste solo leggermente intossicate. 

INCENDIO IN VIA EMILIO LEPIDO

Grossa nube di fumo nero alle ore 16: allarme tra gli automobilisti 

Una grossa nube di fumo nero alta diverse decine di metri, proveniente dalla zona di via Emilia Est, è stata vista nel pomeriggio di giovedì 27 aprile agli automobilisti che stavano percorrendo - tra le 16 e le 16.10 - la tangenziale Nord in direzione Reggio Emilia. La scena era quasi apocalittica: poteva essere tranquillamente compatibile con il lancio di un missile o con un piccolo bombardamento. Già in quei minuti tra gli automobilisti iniziava a crescere la paura e il panico. Il traffico ne ha risentito e già prima della rotonda di Pittarello si sono verificati i primi rallentamenti. Alle 16.15 i primi ad arrivare sul posto - ancora prima dei vigili del fuoco - sono stati alcuni agenti della polizia penitenziaria di Parma - che stavano passando per caso in quel momento in via Emilio Lepido. Si sono fermati e si sono resi disponibili per assistere le persone, soprattutto commessi dei due negozi - scappati dall'edificio. Sono usciti di corsa. 

Il fumo dalla tangenziale alle 16.15

Le fiamme hanno avvolto l'edificio in pochi minuti 

"E' scattato l'allarme antincendio, abbiamo aperto le porte e fatto uscire il personale e i clienti". Una forza distruttiva incredibile. Le fiamme, altissime all'interno del negozio, sono state alimentate dalla presenza di materiale infiammabile: cartone, plastica e legno. Negli scaffali del negozio Happy Home - ora completamente cancellato dall'incendio - si vendevano vari prodotti, tra i quali anche detersivi e prodotti per la casa e l'igiene personale, oltre alla cartoleria e ad oggetti tecnologici. Tutto ha alimentato le fiamme: le lingue di fuoco hanno avvolto la struttura in pochi minuti. Al di là della via Emilia molto curiosi si sono fermati per fare foto. In quel momento - prima delle 16.40 - il traffico era ancora aperto e numerosi mezzi sono transitati proprio di fronte alla zona dell'incendio.

La testimone: "Vedevamo le fiamme alte a pochi metri da noi: siamo scappate piangendo con i nostri bimbi" 

Verso le 16.25 sul posto sono arrivate le prime squadre dei vigili del fuoco, poi raggiunte da altre squadre. In totale otto formazioni del 115 che hanno lavorato senza riposo tutto il pomeriggio - per diverse ore - per spegnere l'incendio. In totale sono arrivate sul posto otto squadre. Mentre le fiamme distruggevano l'edificio anche alcune mamme sono scappate, in lacrime, con i bimbi piccoli nei passeggini. Le donne, visibilmente scosse, hanno raccontato a Parmatoday: "Eravamo dentro il negozio Bimbo Store. All'improvvviso hanno aperto le porte e ci hanno fatto uscire. Sentivamo gli scoppi e vedevamo le fiamme alte provenire dal negozio a fianco, che stava andando a fuoco. In quei momenti ho avuto molta paura, soprattutto per mio figlio". 

Fiamme alte e nube nera prima della chiusura della strada

La grossa nube nera e l'aria irrespirabile 

Dopo i vigili del fuoco sul posto sono arrivati, per primi, i carabinieri che hanno disposto la chiusura della strada. Fino a quel momento infatti le auto transitavano in via Emilio Lepido, a pochi metri da un enorme edificio che stava andando in fiamme, con un grosso pericolo di esplosione.

Davanti al luogo dell'incendio anche la polizia locale che ha predisposto la chiusura di via Emilio Lepido tra le due rotonde. Poi sono arrivate anche le volanti della polizia di stato per tenere sotto controllo la situazione. Uno sforzo di mezzi e uomini per cercare di garantire la sicurezza di chi si trovava in zona. Nel frattempo l'edificio continuava a bruciare e l'enorme nube nera continuava a propagarsi nell'aria, creando panico tra i residenti e le persone che si trovavano in zona. L'aria era letteralmente irrespirabile tanto che diverse persone sono entrate nelle auto ed hanno chiuso i finestrini, altre sono scappate a casa. In quel momento quasi nessuno aveva la mascherina. Le indagini dei tecnici Arpae stabiliranno la qualità di quell'aria, respirata da decina di persone nei momenti successivi al rogo. 

Il video: le fiamme avvolgono il centro commerciale e lo distruggono 

L'ordinanza del sindaco-2

La telefonata del sindaco Guerra, l'appello e l'ordinanza: "Vietato raccogliere frutta e verdura, chiudete le finestre" 

Alle ore 18 è arrivata la telefonata registrata del sindaco Michele Guerra ai cittadini. Una modalità sperimentata da Pizzarotti durante la pandemia, che è stata utilizzata dal primo cittadino in questa situazione di emergenza. Il sindaco avvisava dell'incendio in corso: "Un denso fumo nero si sta sviluppando in direzione del centro città pertanto raccomandiamo di tenere chiuse le finestre e di limitare il più possibile gli spostamenti. Occorreranno alcune ore per tornare alla normalità". Era questo il contenuto della chiamata, lo stesso dell'appello pubblicato sui social. Poi il sindaco ha emesso un'ordinanza, protocollata alle 19.18 del 27 aprile. I punti salienti sono il divieto per le prossime 24 ore di raccolta e consumo di prodotti ortofrutticoli dei terreni circostanti all'area interessata dall'incendio, il divieto di pascolo e razzolamento degli animali e divieto di utilizzo dei foraggi e cereali destinati agli animali, raccolti nell’area interessata dall’incendio oltre alll'invito per i cittadini "a chiudere le finestre e non esporsi ai fumi e di evitare spostamenti e frequentazioni dell'area interessata dall'incendio, se non per ragioni urgenti". 

Incendio, le auto in coda dopo la chiusura della strada

Le indagini sulle cause, un testimone: "Alcuni ragazzini maneggiavano giochi pirotecnici" 

I carabinieri sono a lavoro, insieme ai vigili del fuoco, per chiarire le cause del grosso incendio. Sul posto anche i tecnici di Arpae e il personale della protezione civile, per capire l'entità del rilascio del fumo.

Secondo una prima ipotesi, riportata da un commesso di Bimbo Store, fuggito dal negozio, a Parmatoday il rogo si sarebbe divampato nei locali a causa di  alcuni clienti, probabilmente ragazzini, che "stavano maneggiando alcuni giochi pirotecnici all'interno del negozio Happy Home" ma è una ricostruzione in corso di accertamento da parte delle autorità. 

I tecnici Arpae al lavoro

Arpae: Al momento nessun rischio per la salute. Ma si aspetta l'esito di alcune analisi tra 3 giorni 

I tecnici di Arpae hanno effettuato le prime misurazioni sulla qualità dell’aria con la strumentazione portatile. Alla distanza di sicurezza da cui sono state effettuate, lungo il perimetro aziendale, con la rilevazione dei più comuni indicatori dei fumi di combustione, "non sono state riscontrate concentrazioni di inquinanti significative".

Nelle vicinanze del magazzino sono stati installati campionatori passivi, a lunga durata (in genere 24 ore) per la rilevazione di inquinanti organici che possono essersi prodotti a seguito della combustione dei materiali presenti andati distrutti nell’incendio: idrocarburi (benzene, toluene, etilbenzene, xileni) fenoli, esteri, aldeidi ecc. Per la rilevazione dei microinquinanti organici, quali idrocarburi policiclici aromatici (IPA), diossine e furani è necessario installare un campionatore ad alto volume. Il sistema è stato posizionato in via XXIV Maggio presso il centro Asl “Casa della Comunità”. Le analisi saranno effettuate nei prossimi giorni presso il Laboratorio multisito di Ravenna di Arpae: i risultati saranno resi noti tra 72 ore. 

L’analisi dei dati di qualità dell'aria dalle stazioni fisse di rilevamento (la più vicina, Parma Montebello, si trova a circa 3 km di distanza in linea d’aria) non evidenzia criticità: tutti i valori sono ampiamente al di sotto dei limiti di legge e in linea con le concentrazioni tipiche del periodo.

La mappa dell'area sottoposta a limitazioni

La seconda ordinanza del sindaco: vietato praticare attività sportiva nel raggio di 1,4 chilometri 

Il sindaco Michele Guerra ha emesso una seconda ordinanza, protocollata alle 14.26 del 28 aprile. Nell’area con raggio di 1,4 chilometri dal luogo dell’incendio è vietato l'utilizzo dei foraggi e cereali destinati agli animali, il pascolo e razzolamento degli animali da cortile e d’affezione e praticare attività sportiva all’aperto. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Fiamme altissime, nube nera, traffico in tilt e clienti in lacrime in fuga dai negozi: il racconto in diretta del rogo di via Emilio Lepido

ParmaToday è in caricamento