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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Parma, Donadoni prova a sostituire Valdes con due ipotesi: 3-4-3 o 3-5-2

Il cileno, squalificato per unn turno, salterà la gara con il Pescara, reduce da un punto in dieci gare. La settimana della sosta servirà a tirare il fiato, a recuperare qualche giocatore e agli esperimenti

Settimana intensa quella per il Parma agli ordini di mister Donadoni, costretto a fare a meno dei vari nazionali, Ampuero, Mesbah, Strasser e Sansone, convocato nell'Under di Mangia. Il tecnico però può contare sull'apporto di quelli rimasti ad allenarsi nel quartier generale di Collecchio e da lì pianificare la prossima battaglia, dopo l'arresto forzato della truppa gialloblù, caduta a Roma per mano di Totti. La settimana delle soste per le varie amichevoli internazionali sarà indicativa per Donadoni che cercherà di recuperare qualche giocatore non al top, come Mariga, Coda e forse Palladino che intanto proseguono nel lavoro differenziato tra terapie e piscina, con l'innesto di un Santacroce, ormai recuperato e arruolabile a tutti gli effetti. Con lo scopo di ottimizzare al meglio quello che c'è. Anche perché si può, anzi si deve. Tra gli assenti solo un elemento, Sansone, è tra quelli utilizzati con un maggior minutaggio, per gli altri, escluso Mesbah, nessuna preclusione, si intenda, c'è stato meno spazio. E tra qualche occhio curioso (sempre pochi i tifosi che popolano il terrazzino di Collecchio), Donadoni prova e riprova, confrontandosi con il suo staff e cercando di risolvere un problemino, se così si può chiamare. Il giudice sportivo ha fermato Jaime Valdes per un turno, "costringendo" il mister a cucire un paio di soluzioni.

IL RISPOLVERO IMPROBABILE DI MORRONE - Senza Valdes il Parma ha raccimolato tre pareggi (Milan all'andata, Siena e Udinese), due sconfitte (Lazio e Atalanta) e una vittoria, (contro il Palermo). Rilevato da Musacci, male, e da Marchionni, altrettante, l'esperimento non è andato bene e il mister ha dovuto rivedere qualcosa. Si diceva delle soluzioni. Una difficile, dato che il diretto interessato non gioca proprio da un girone. Era la gara dell'Adriatico quando il capitano, che ha conservato almeno i gradi nello spogliatoio, scendeva in campo. La squadra perdeva per 2-0 e sul banco degli imputati finiva proprio Morrone, che da allora non ha più assaggiato il terreno di gioco. Non sa più che sapore abbiano i 90' e qualche malpensante azzarda addirittura aria di malintesi con il mister o la dirigenza. Fatto sta che la soluzione Morrone non pare quella più percorribile, soprattutto per il fatto che manca da partite ufficiali da un bel po'. Con lui però potrebbe essere adattato un 3-4-3 più corsaro, con il mediano affiancato da Parolo o Marchionni, i soliti.

NINIS E IL 3-5-2 - Ipotesi che sembra destinata a rimanere tale, con Donadoni che potrebbe varere un 3-5-2- con più qualità, inserendo Ninis al posto di Valdes come regista basso di centrocampo. Il greco, a detta del suo allenatore, avrebbe la stima dell'ambiente, ma per ora non sta trovando quella continuità giusta, oltre che la collocazione, che servirebbe al giocatore per mettersi in mostra. In allenamento si propone bene, ma in campo spesso gli viene preferito o questo o quello, come è successo contro la Roma, con Ampuero, sinistro naturale, schierato nel ruolo di mezz'ala mancina e Parolo, che abitualmente occupa quella posizione, traslocato a destra, dove qualche volta ha giocato il greco. Oltre una settimana per provare. E rimediare. Probabilmente.

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